Come prevedere la portata dei monsoni? L’India ha un piano quinquennale dopo 137 anni di previsioni sbagliate. Il presidente birmano intanto rinvia la visita in Bangladesh, causa scontri interetnici, e si chiede il boicottaggio del turismo nelle Maldive.
INDIA – Come prevedere i monsoni
Tutto pronto in India per l’avvio di un progetto da 75 miliardi di dollari per la previsione dei monsoni. Il nuovo sistema di monitoraggio permetterà di prevedere con più accuratezza il fenomeno che tra giugno e settembre porta l’80 per cento delle precipitazioni annuali del subcontinente, essenziale per il lavoro degli oltre 235 milioni di contadini indiani.
Come ricorda la Bbc, in 137 anni di storia il Dipartimento meteorologico indiano non è mai riuscito ad azzeccare alluvioni o siccità. Appena l’anno scorso le piogge monsoniche furono molto più abbandonati di quanto previsto. Sapere in anticipo quale sarà l’entità dei monsoni è indispensabile per i contadini per evitare gli ipotetici danni causati da piogge troppo abbondanti o da una stagione al contrario relativamente secca.
“Capire i monsoni sarà una priorità del governo per i prossimi cinque anni”, ha detto Shailesh Nayak, funzionario del Ministero della Scienza. Una “missione” che sfrutterà tecnologia statunitense e britannica.
BIRMANIA – Per andare in Bangladesh, Thein Sein attende la fine del Ramadan
Le violenze interetniche nello stato nordoccidentale di Rakhine hanno spinto il presidente birmano Thein Sein a rinviare la prevista visita in Bangladesh. Nella regione vige lo stato di emergenza e il presidente sta seguendo personalmente l’evolversi della situazione, ripetono i funzionari del governo di Naypyitaw.
La visita ufficiale a Dhaka sarà posticipata a dopo il Ramadan, il mese di digiuno rituale islamico che quest’anno inizierà a metà luglio. Dai primi di giugno le violenze tra la comunità buddista e i Rohingya, di religione musulmana e discriminati perché ritenuti immigrati illegali proprio dal vicino Bangladesh, hanno fatto almeno 80 morti.
I governi di Bangladesh e Birmania avrebbero dovuto discutere della questione rifugiati che a decine di migliaia hanno varcato il confine in fuga dalle violenze, unendosi ai 300mila Rohingya che già vivono nei campi profughi del Bangladesh, e che Dhaka sta respingendo nonostante le pressioni delle Nazioni Unite.
MALDIVE – Nasheed: Turisti boicottate il Paese
L’ex presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed ha esortato i turisti a boicottare il paradiso delle vacanze nell’oceano Indiano in risposta al golpe con cui fu deposto lo scorso febbraio.
In un’intervista al Financial Times l’ex capo di Stato ha accusato il nuovo governo di aver intrapreso una svolta fondamentalista. Per Nasheed, nel 2008 diventato il primo presidente eletto democraticamente nel Paese, la prova della deriva islamista starebbe nella distruzione di alcuni manufatti simbolo del passato buddista delle Maldive.
Abbas Adil Riza, portavoce dell’attuale capo di Stato, Mohamed Waheed, ha replicato imputando a Nasheed simpatie islamiste per aver permesso a militanti locali di partire alla volta dei campi d’addestramento afgani e pachistani. Lo stesso Nasheed, nel 2010, ospitò una serie di colloqui tra i rappresentanti del governo di Kabul e i talebani.
Il turismo, strettamente legato alla politica, contribuisce al 30 per cento del Pil locale. Da febbraio gli arrivi sono però calati del 5 per cento al mese, dopo 25 mesi consecutivi di crescita.
[Foto credit: darkroom.baltimoresun.com]