Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere parzialmente l’embargo di armi verso il Vietnam, una decisione presa nel 1984 in seguito a violazioni dei diritti umani da parte di Hanoi. In Corea del Sud fa discutere il documentario sulla tragedia del Sewol che verrà presentato al Festival di Busan. In Pakistan i casi di poliomielite raggiungono quota 187. VIETNAM – Usa rilassa l’embargo sulle armi
Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere parzialmente il divieto di esportare armi in Vietnam, una mossa destinata a irritare non poco la Cina, che è impegnata in una disputa con Hanoi sul Mar cinese meridionale.
Tra i beni ora esportabili, navi e aerei che potranno aumentare la capacità difensiva e di sorveglianza marittima di Hanoi. Il divieto era stato istituito nel 1984 contro la violazione dei diritti umani da parte del governo vietnamita di allora.
Ong internazionali protestano contro la decisione, sostenendo che il Vietnam "non si è meritato" tale decisione. Human Rights Watch e Amnesty fanno infatti notare che il governo vietnamita non è ancora intervenuto su questioni come quella dei prigionieri politici o di opinione.
COREA DEL SUD – Festival di Busan, documentario sul Sewol "troppo politico"
Decine di registi e critici cinematografici sudcoreani hanno manifestato a favore di un controverso documentario che ripercorre la tragedia del Sewol, il traghetto affondato lo scorso aprile facendo oltre 290 morti, in gran parte studenti in gita.
Il film è in programma lunedì al festival internazionale di Busan, sebbene ci siano già stati tentativi per bloccare la proiezione. Sull’incidente pesa infatti l’ombra di diverse lacune regolatorie e dei funzionari incaricati di vigilare sulla sicurezza. Il film è stato realizzato dal regista Ahn Hae-ryong e dal giornalista Lee Sang-ho.
Molti critici, tra cui il sindaco di Busan e lo stesso presidente del festival hanno tuttavia sottolineato come il documentario sia troppo politico, chiedendone perciò la sospensione.
PAKISTAN – Poliomielite, casi verso quota 200
Il casi di poliomielite in Pakistan stanno quasi per superare il massimo storico di 199 registrati nel 2000. A oggi , ha spiegato Rana Muhammad Safdar, alto funzionario dell’Istituto nazionale di sanità, citato dall’agenzia France Presse, i casi sono 187 e molto probabilmente rischiano di superare la quota dei 200. La malattia è ancora endemica nel Paese.
Le campagne di vaccinazione sono bersaglio dei gruppi islamisti, che in base a tesi complottiste ritengono siano usate dagli statunitensi come arma di lotta.
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