In Nepal si concludono le operazioni di voto per l’assemblea costituente. Voto pacifico, ma tra la paura di nuova ondata di violenza politica. L’Indonesia annuncia di rivedere la cooperazione con l’Australia in seguito alle rivelazioni sulle telefonate intercettate del presidente Yodhoyono. L’Onu invita il Bangladesh ad adeguare le sue politiche del lavoro nel tessile. NEPAL – Election day, voto pacifico ma tensione per una bomba
In Nepal si sono concluse le operazioni di voto per l’Assemblea costituente a cinque anni dalla fine della monarchia. Il clima è teso, a conferma del fatto che il voto di oggi sarà cruciale per il futuro del Paese che dal 2008 cerca di darsi un assetto politico definito.
Negli ultimi giorni, scrive l’emittente Al Jazeera, si sono verificate proteste, sfociate anche in episodi violenti, organizzate dal partito maoista, il cui obiettivo sarebbe quello di dissuadere la popolazione dal voto. In risposta alle minacce, il governo ad interim ha disposto il dispiegamento in tutto il paese di 200mila militari.
Oggi, riporta l’agenzia France-Presse, ad appena 50 metri da una stazioni di voto a Kathmandu è esploso un piccolo ordigno, che ha ferito tre persone alimentando la paura per una nuova escalation della violenza politica. Il voto però, nel complesso, si è svolto in modo pacifico, e l’affluenza è stata del 70 per cento. “Stiamo dando ai politici una seconda possibilità”, ha spiegato un elettore.
Elezioni per la Costituente si erano già tenute cinque anni fa, con una netta predominanza dei maoisti, ma I tentativi di approvare una costituzione si sono arenati contro l’inconciliabilità delle posizioni dei diversi partiti sulla forma di governo e il numero di unità amministrative in cui suddividere lo Stato.
INDONESIA – Yudhoyono: ‘Rivedremo le relazioni con Australia’
Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha annunciato una revisione della cooperazione con l’Australia, in seguito alle rivelazioni che vorrebbero il suo cellulare intercettato dai servizi segreti australiani. Appena ieri la decisione di richiamare in patria l’ambasciatore indonesiano a Canberra.
“L’Indonesia rivedrà la cooperazione con Canberra in seguito alle azioni dannose dell’Australia”, ha scritto Yudhoyono su Twitter. Affermazioni arrivate a stretto giro dalle rivelazioni dell’Abc, l’emittente nazionale australiana, e del Guardian sulle intercettazioni ai danni del presidente indonesiano e di nove ministri da parte dell’intelligence di Canberra nel 2009, durante il mandato del laburista Kevin Rudd.
Intanto, Tony Abbot, premier conservatore, smentisce una telefonata di scuse alla controparte indonesiana e riafferma le “ottime relazioni” tra I due paesi. La partnership tra Jakarta e Canberra è infatti fondamentale sul piano commerciale e della sicurezza dell’area. I rapporti però, anche dopo il dibattito sui respingimenti delle imbarcazioni di fortuna dirette verso l’Australia, sembrano incrinati.
BANGLADESH – Rapporto Onu: ‘Adeguare le condizioni di lavoro nel tessile’
Il Bangladesh deve riformare il settore delle manifatture d’abbigliamento, per mantenere competitività e il tasso di crescita economica. È l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) a scriverlo.
“Serve un miglioramento delle condizioni di lavoro e un adeguamento dei salari”, raccomanda il rapporto dell’organizzazione che si occupa di lavoro e diritti delle Nazioni unite.
Il nuovo rapporto esce in seguito a una serie di catastrofi che hanno interessato il settore: una su tutte quella di Dhaka, ad aprile di quest’anno. In quell’occasione morirono oltre mille impiegati di una manifattura tessile che produceva capi per diverse marchi occidentali.
Il settore del tessile in Bangladesh rappresenta il 5 per cento del Pil e le sue esportazioni di abbigliamento, che rappresentano l’80 per cento dell’export nazionale, sono seconde solo a quelle della Cina.
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