In Sri Lanka, elezioni con colpo di scena: vince Maithripala Sirisena, avversario del presidente uscente Mahinda Rajapaksa, al potere per dieci anni. Yingluck Shinawatra andrà a processo a sette mesi dal golpe che l’ha destituita. L’idea di alcuni attivisti sudcoreani di spedire a nord del 38esimo parallelo copie del film The Interview potrebbe non realizzarsi. SRI LANKA – Vince Sirisena: Sri Lanka torna nell’orbita occidentale?
Dopo dieci anni in carica come presidente, Mahinda Rajapaksa lascia ora il posto al suo avversario ed ex alleato Maithripala Sirisena. L’ormai ex presidente singalese ha riconosciuto la sconfitta questa mattina e assicurato su Twitter il suo impegno al fine di un "pacifico avvicendamento" politico. A Sirisena è andato il 51,3 per cento dei voti, mentre l’affluenza alle urne – blindate per la paura di attentati – è stata del 70 per cento.
Dopo la fine, nel 2009, del quasi trentennale conflitto combattuto sull’isola tra l’esercito governativo e l’Ltte, le Tigri per la liberazione della patria tamil, che rivendicavano l’indipendenza del nord del Paese, Rajapaksa si è sempre presentato alla popolazione come colui che è riuscito a portare la pace nell’ex Ceylon dopo decenni di guerra civile.
Dalla fine degli scontri, tuttavia, il suo governo non ha compiuto sostanziali passi avanti sul tema dei diritti civili della vessata minoranza tamil, respingendo sistematicamente le richieste di istituire una commissione indipendente di indagine sui presunti crimini di guerra compiuti dal suo esercito.
In questo clima lo sfidante Sirisena ha condotto una campagna elettorale puntando sulla disillusione di molti cittadini nei confronti della politica dell’attuale leader, il cui governo è accusato da più parti di corruzione, clientelarismo e di aver legato eccessivamente l’economia del Paese a quella dell’invadente vicino cinese.
Al centro dello scontro tra i due contendenti le scelte economiche per attirare capitali stranieri sull’isola e la soluzione dell’ancora irrisolta questione tamil. Dall’esito della consultazione dipende inoltre il futuro delle politica estera dello Sri Lanka: in caso di vittoria di Sirisena, infatti, è probabile un riavvicinamento all’Europa e agli Stati Uniti, da cui Rajapaksa si era allontanato dopo le pressioni ricevute sul fronte dei diritti umani, finendo per avvicinarsi alla Cina.
THAILANDIA – Yingluck a processo
Trascorsi sette mesi dal golpe che ha portato i militari al potere a Bangkok, la Thailandia affronta la prima vera questione che può mettere a rischio la presunta armonia voluta dalla giunta.
Parte infatti il processo per negligenza contro l’ex premier Yingluck Shinawatra, deposta pochi giorni prima del colpo di Stato e accusata per la gestione dello schema di sostegno ai produttori di riso, che avrebbe provocato perdite alle casse dello Stato. Se condannata l’ex premier sarà interdetta da ruoli pubblici per cinque anni.
La condanna rischia di scatenare nuove manifestazioni e proteste, ravvivando la contrapposizione e la polarizzazione della politica thai
COREA DEL SUD – The Interview a Nord con palloni aerostatici
Gli attivisti sudcoreani per i diritti umani stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di non portare a termine l’annunciato piano di spedire copie del film The Interview oltre il confine con il Nord, usano palloni aerostatici.
La pellicola con James Franco, che mette in scena l’omicidio del leader nordcoreano, ha irritato il regime di Pyongyang ed è diventato un caso internazionale per gli attacchi informatici contro il produttore Sony e le minacce di attentati che sono attribuite dagli Usa alla Corea del Nord.
Park Sang Hak aveva in programma il lancio di 100mila copie del film in dvd e su chiavette usb. Un’azione che se portata avanti provocherà la reazione del regime che già in passato ha aperto il fuoco contro i palloni. Park, contattato dalla France Presse, ha detto che non intende farsi intimorire dalle minacce nordcoreane, spiegando però di essere pronto a rinviare i lanci in attesa del via libera del governo di Seul