Obama protagonista. I cambogiani a rischio esproprio mandano al presidente Usa messaggi dai tetti e la Birmania quando mancano pochi giorni al suo arrivo decide un’amnistia. Mentre a Singapore si alleggerisce la pena capitale
CAMBOGIA – Arrestati per un ritratto di Obama
La polizia cambogiana ha arrestato otto persone per aver disegnato su alcuni tetti nella vicinanza dell’aeroporto di Phnom Penh un ritratto del presidente statunitense Barack Obama accompagnato da un messaggio di SOS.
Gli autori dell’azione protestano contro l’espropriazione delle proprie terre sperando di sfruttare a loro favore la visita del presidente Usa in Cambogia. Quando sono trascorsi trent’anni dalla caduta del regime di Khmer rossi, le espropriazioni e la proprietà della terra continuano a essere uno dei nodi irrisolti nel Paese. Tutte le accuse conto gli arrestati non sono ancora chiare.
SINGAPORE – Pena capitale non più obbligatoria
Il Parlamento di Singapore ha approvato una legge che revoca l’obbligatorietà di condanna a morte in alcuni casi di omicidio e traffico di droga.
I gruppi per la tutela dei diritti umani hanno più volte esortato l’abolizione totale della pena capitale nella città-Stato, ma il governo continua a ritenerla un deterrente contro i reati più gravi.
Prima dell’approvazione della legge i giudici erano costretti a condannare a morte chiunque fosse stato giudicato colpevole per omicidio o traffico di droga oltre certe quantità.
BiIRMANIA – Nuova amnistia
Il governo birmano ha amnistiato oltre 450 detenuti, quando mancano pochi giorni all’attesa visita nel Paese del presidente Usa, Barack Obama. Nel provvedimento dovrebbero ricadere anche detenuti politici in un nuovo gesto di distensione del regime che si avvia alle riforme. L’amnistia è l’ultima di una serie di provvedimenti simili.
Non è chiaro quanti siano i prigionieri politici ancora in carcere. Secondo i gruppi per la tutela dei diritti umani sono almeno 300.