Seul promette di rafforzare la sicurezza informatica dopo il furto di informazioni sulle centrali nucleari. Intanto Pyongyang torna online. In Bangladesh un ex ministro è stato condannato a morte dal tribunale speciale sui crimini di guerra. In migliaia a Tokyo per il compleanno dell’imperatore. COREE – Seul promette sicurezza contro gli attacchi informatici
Il governo sudcoreano si è impegnato a rafforzare la sicurezza informatica in risposta alla pubblicazione di informazioni su una centrale nucleare, diffuse proprio nel mezzo delle accuse contro la Corea del Nord per le intrusioni nei server della Sony Pictures.
Nuovi dati sono stati pubblicati oggi verso le tre del pomeriggio ora locale, scrive l’agenzia Yonhap. Non è ancora chiaro quanto le informazioni siano sensibili. Si tratta del quinto pacchetto di dati diffuso dai pirati informatici.
Intanto sembra essersi ripresa la rete che collega il regime nordcoreano all’estero. I siti del regime hanno ripreso la loro normale attività, mentre non si spengono i sospetti di un coinvolgimento statunitense nel black out che ha di fatto scollegato il regime, in risposta alle presunte responsabilità di Pyongyang negli attacchi contro la Sony.
BANGLADESH – Ex ministro condannato a morte.
Non si ferma il lavoro del tribunale speciale bangladeshio per I crimini di guerra. L’ex ministro Syed Mohammad Qaiser è stato condannato a morte per crimini contro l’umanità durante il conflitto per l’indipendenza dal Pakistan nel 1971. È il 15esimo condannato dal tribunale istituito nel 2010, che l’opposizione denuncia come uno strumento di lotta politica in mano al governo.
Qaiser è stato condannato per aver collaborato con i pakistani nell’attacco alcuni villaggi non lontano dal confine con l’India, durante il quale furono uccisi almeno 108 civili.
GIAPPONE – Migliaia a Tokyo per il compleanno dell’imperatore
In migliaia si sono recati questa mattina al palazzo imperiale di Tokyo per festeggiare l’81esimo compleanno dell’imperatore Akihito, in una delle rare occasioni in cui la residenza imperiale è aperta al pubblico.
In un’intervista rilasciata questa mattina e diffusa dall’agenzia della Famiglia imperiale, Akihito ha ricordato i massacri della Seconda guerra mondiale e auspicato che il Giappone continui a proseguire sulla strada del pacifismo. L’anno prossimo cade il 70esimo anniversario dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale.
Diventato imperatore nel 1989, dopo la morte del padre Hirohito – figura chiave nella storia militarista giapponese tra gli anni ’30 e ’40 – Akihito è conosciuto e apprezzato per la sua pacatezza. Dal dopoguerra, il sovrano giapponese, erede della più antica dinastia del mondo, non ha più alcun potere di intervento nella politica se non per questioni formali quali la ratifica della nomina del primo ministro o la convocazione del Parlamento.
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