Rivolta nel carcere vietnamita di Xuan Loc, forse guidata da detenuti politici che chiedono migliori condizioni all’interno della struttura. I nazionalisti birmani non apprezzano la concessione delle licenze telefoniche a una società del Qatar. Le Filippine ammodernerano l’Aeronautica. VIETNAM – Rivolta in carcere
È stata una protesta inusuale, durata alcune ore, quella che ha avuto come teatro il carcere vietnamita di Xuan Loc. Nella prigione, secondo quanto riportano blogger dissidenti, sarebbero detenuti alcuni prigionieri politici di primo piano.
Cinquanta prigionieri hanno preso in ostaggio un guardia , ha scritto il quotidiano Tien Pong. Una quarantina di detenuti sono stati identificati e saranno puniti in accordo con quanto stabilito dalla legge, ha detto un alto funzionario di polizia citato dal Thanh Nien Daily. I detenuti chiedevano cibo e condizioni migliori all’interno del carcere.
Secondo quanto riferito all’agenzia France Presse da Partito popolare democratico del Vietnam, gruppo dissidente in esilio, a guidare la rivolta sarebbero stati invece prigionieri politici. La rivolta segue di una settimana la fine dello sciopero della fame del dissidente Cu Huy Ha Vu.
MYANMAR – Nazionalisti contro la società del Qatar
Gruppi nazionalisti birmani hanno contestato l’assegnazione dele licenze per la telefonia mobile alla qatariota Ooredoo. Secondo i nazionalisti riconducibili al movimento 969, le licenze non dovranno andare a una società con sede in un Paese musulmano.
In un’intervista al New York Times il monaco Ashin Wimala, uno degli animatori del movimento, ha esortato al boicottaggio dei servizi di Ooredoo. La società investirà 15 miliardi di dollari nello sviluppo, assieme alla norvegese Telenor, della rete di telefonia mobile del Paese dei pavoni.
Attualmente appena il 9 per cento dei 60 milioni di birmani usa il telefonino, ma il governo ha l’obiettivo di raggiungere una copertura del 75 per cento entro i prossimi cinque anni.
La protesta dei gruppi nazionalisti si inserisce nella campagna contro la minoranza musulmana del Paese. Nell’ultimo hanno violenze settarie e scontri hanno fatto almeno 250 morti. Il movimento antimusulmano è salito alla ribalta internazionale con la contestata copertina della versione asiatica del Time dedicata a uno dei suoi leader riconosciuti, il monaco U Wirathu.
FILIPPINE – Aquino vuole un’Aeronautica moderna
Le dispute territoriali con la Cina stanno spingendo al riarmo le Filippine. In un discorso pronunciato durante una visita alla base di Clark, a nord di Manila, il presidente Benigno Aquino ha detto di volere assicurare all’arcipelago una moderna aeronautica militare entro la fine del proprio mandato tra tre anni.
Il capo di Stato ha parlato, senza entrare nel dettaglio, dell’acquisto di caccia, di radar per la difesa aerea e di altri sistemi. A gennaio un portavoce de presidente annunciò l’acquisto di 12 caccia FA-50 sudcoreani. L’attenzione del governo di Manila sembra così spostarsi dai mari al cielo.
Negli anni scorsi ci furono l’acquisizione di due cutter classe Hamilton messi fuori servizio dalla Guardia costiera Usa. Il primo consegnato nel 2011, mentre per il secondo bisognerà attendere la fine dell’anno.
Il Parlamento filippino ha autorizzato il dipartimento della Difesa a spendere nei prossimi cinque anni 1,7 miliardi di dollari per l’ammodernamento della capacità militare del Paese.
[Foto credit: neonorganum.wordpress.com ]