Oggi in Asia – Quando i droni minacciarono la Birmania

In by Simone

Usare i droni per dare la caccia ai narcotrafficanti. La Cina sondò l’ipotesi bombardamenti per stanare un signore della droga in Birmania. L’ombra dell’omicidio di un bambino sulla sconfitta militare delle Tigri tamil e l’stituzione di un santuario per mante e squali in Indonesia. BIRMANIA – Pechino voleva usare i droni

Cina e Stati Uniti accomunate dai bombardamenti con droni. Soltanto l’ordine di catturare vivo il signore della droga birmano Naw Kham impedì che Pechino entrasse assieme a statunitensi, britannici e israeliani nella cerchia di Paesi che hanno condotto raid con gli aerei senza pilota.

Come spiegato dal direttore del dipartimento antidroga del ministero per la Pubblica sicurezza cinese, Liu Yuejin, in un’intervista al Global Times, i vertici cinesi non esclusero di bombardare l’area del Triangolo d’oro tra Birmania, Laos e Thailandia in cui trovava rifugio il narcotrafficante ricercato per l‘omicidio di 13 marinai cinesi a ottobre del 2011. Naw Kham fu in seguito arrestato in Laos, estradato e condannato a morte in Cina assieme a quattro complici.

Le parole di Liu aprono tuttavia il dibattito sulla capacità cinese di sferrare attacchi con i velivoli comandati a distanza. Lo scorso novembre in occasione del salone dell’aria di Zhuhai la Cina presentò due modelli ispirati agli statunitensi Reaper e Predator. Esperti ritengono che Pechino abbia in dotazione anche mezzi simili all’RQ-4 Global Hawk.

SRI LANKA – L’omicidio del figlio 12enne del leader tamil

Nuove foto dell’ultima fase del conflitto contro le Tigri tamil in Sri Lanka accusano l’esercito per l’uccisione del figlio 12enne del leader dei ribelli Villupillai Prabhakaran. Le immagini scattate a distanza di poche ore dalla stessa telecamera mostrano prima il bambino al sicuro in un bunker apparentemente sotto custodia dei militari singalesi. Le foto successive sono invece quelle del cadavere del ragazzo con ferite d’arma da fuoco sul petto.

Se così fosse potrebbero essere le prove di una vera e propria esecuzione e smentirebbero la versione ufficiale singalese secondo cui il ragazzo sarebbe morto sotto fuoco incrociato. Le foto fanno parte di un documentario, No Fire Zone, che sarà presentato il prossimo mese a Ginevra in occasione dello Human Rights Film Festival. Furono scattate a maggio del 2009 durante l’ultima fase del conflitto contro i separatisti tamil. Dal 1983 i morti sono stati almeno 80mila. L’Onu chiede che siano accertate le responsabilità su presunti crimini di guerra commessi da entrambe le parti.

INDONESIA – Il santuario degli squali

L’Indonesia ha annunciato l’istituzione di un santuario per squali e mante nel Triangolo dei coralli, l’Amazonia degli oceani. I gruppi ambientalisti hanno salutato con favore la decisione. La zona protetta di 46mila chilometri quadrati servirà a salvaguardare le specie. All’interno dell’area sarà vietata la caccia e il il taglio delle pinne degli esemplari.

Il numero degli squali è in rapido declino. Ogni anno sono milioni gli esemplari uccisi soprattutto per le pinne. Lo scorso novembre il Parlamento europeo aveva votato per il rafforzamento del divieto di finning (spinnamento) degli squali, la pratica che consiste nel tagliare le pinne.

[Foto credit: globalpost.com]