Oggi in Asia – Prestiti ai birmani

In by Simone

La Banca Mondiale non attende che la Birmania saldi i debiti e, per sostenere le riforme, accorda un nuovo finanziamento, il primo in 25 anni. L’Indonesia lotta contro la diffusione del consumo di droga tra i funzionari pubblici e a Okinawa i marine Usa sono di nuovo nei guai.
BIRMANIA – La Banca mondiale accorda 80 milioni di dollari

Per la prima volta in 25 anni la Banca Mondiale ha accordato un finanziamento alla Birmania. L’organizzazione concederà 80 milioni di dollari per sostenere le riforme e le aperture del Paese dei pavoni avviate dal governo civile in carica da un anno mezzo. Ulteriori 165 milioni di dollari saranno disponibili una volta sanate le morosità dello Stato birmano con la Banca mondiale e con la Banca asiatica per lo sviluppo.

La Banca mondiale chiuse il suo ufficio a Rangoon nel 1987 e rinunciò a lanciare nuovi progetti quando la giunta militare allora al potere smise di onorare i suoi debiti. Il nuovo corso birmano ha però infuso fiducia nella comunità internazionale. Lo scorso agosto la Banca ha aperto un suo ufficio di rappresentanza.


INDONESIA – Test antidroga sui giudici

I giudici indonesiani dovranno da ora in poi sottoporsi a test antidroga a sorpresa. A ispirare la decisione del governo, l’arresto lo scorso mese di un magistrato trovato in possesso di ecstasy in un nightclub di Bekasi, non lontano dalla capitale Jakarta.

Il consumo di droga tra i funzionari pubblici indonesiani è legato anche alla diffusa corruzione nel Paese. L’Indonesia si piazza al 100esimo posto su 183 Paesi nell’indice globale sulla corruzione stilato da Transparency International. Per combattere il fenomeno il governo ha messo in piedi una commissione speciale cui sono stati dati ampi poteri.

GIAPPONE –  Grosso guaio a Okinawa

Non si è ancora placata la rabbia degli abitanti di Okinawa per lo stupro di una ragazza di cui sono accusati due marine Usa che un altro scandalo piomba sulle truppe statunitensi di stanza sull’isola.

Un soldato è accusato di aver fatto irruzione in un appartamento sopra un bar e di aver picchiato un ragazzo di 13 anni. L’uomo, che sembra fosse ubriaco, è poi caduto dalla finestra ed è stato condotto in ospedale.

L’episodio ha riacceso lo scontro attorno alla base statunitense sull’isola, con la popolazione sempre più insofferente alla presenza militare, che denuncia l’atteggiamento dei soldati Usa.

Dal 1972 sono stati almeno 5.700 i crimini commessi dagli americani sull’isola. La violenza della scorsa settimana ha inoltre riaperto la ferita dello stupro di una dodicenne nel 1995, che anche allora vide coinvolti i soldati di stanza sull’isola.

La base di Okinawa ospita attualmente oltre 20mila marine, di questi buona parte sarà ricollocata sull’isola di Guam.

[Foto credit: dvb.no]