Accordo tra Pakistan e negoziatori afgani per il rilascio di alcuni prigionieri talebani così da favorire il processo di pace. Il Giappone fissa il voto anticipato al 16 dicembre e lo Sri Lanka attacca un rapporto Onu.
PAKISTAN – Liberi i talebani
Il Pakistan ha acconsentito al rilascio di prigionieri talebani afgani in uno sforzo per garantire il processo di riconciliazione tra i due Paesi. Tra i detenuti rimessi in libertà c’è anche l’ex ministro della Giustizia talebano mullah Turabi e due alti ufficiali dell’intelligence.
Un rappresentante dei negoziatori afgani ha definito la decisione un gesto positivo verso la pace. Un punto cruciale è però al momento la mancata scarcerazione del mullah Abdul Ghani Baradar, numero due degli studenti in turbante, che potrebbe giocare un ruolo importante considerato il prestigio di cui ancora gode tra i miliziani
GIAPPONE – Elezioni il 16 dicembre
Si terranno il 16 dicembre le elezioni anticipate nipponiche,conferma dello scioglimento della Camera bassa della Dieta annunciato ieri dal primo ministro Yoshihiko Noda.
Lo ha annunciato il vice segretario del partito Democratico, Jun Azumi. La scadenza naturale della legislatura giapponese sarebbe dovuta essere la prossima estate ma Noda, tenendo fede all’impegno di indire il voto nel caso l’opposizione avesse rinunciato all’ostruzionismo sull’approvazione della finanziari, tenta in questo modo di risollevare la propria popolarità ormai scesa al 18 per cento.
SRI LANKA – Contro il rapporto Onu
Il governo dello Sri Lanka ha respinto le conclusioni di un rapporto delle Nazioni Unite che accusa Colombo di aver minacciato e intimidito lo staff Onu durante l’ultima fase della guerra contro le Tigri Tami. Parti del documento sono arrivate alle Bbc scatenando la reazione dell’ambasciatore singalese al Palazzo di Vetro che ha negato le accuse.
Non è la prima volta che Colombo e l’Onu si trovano in disaccordo sulle operazioni che portarono alla sconfitta militare delle Tigri, Già in passato aveva pressato il governo dello Sri Lanka per un’inchiesta indipendente sui presunti crimini condotti nell’ultima parte di un conflitto durato venticinque anni e costato 100mila morti.
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