Le prime pagine di diversi quotidiani birmani sono andati in edicola con le prime pagine completamente in nero per protesta contro le condanne di giornalisti. Il governo giapponese di Shinzo Abe approva un nuovo piano energetico, rilanciando il nucleare. Il leader di un sindacato tessile cambogiano rischia il carcere. MYANMAR – Prime pagine in nero
Diversi quotidiani in tutto il paese hanno diffuso copie con le prime pagine stampate in nero per protesta contro le recenti condanne di giornalisti.
Il Myanmar sta emergendo da mezzo secolo di regime militare. Uno dei primi passi del nuovo governo semi-civile è stata allentare la presa sulla stampa.
Di recente almeno sei giornalisti sono però stati arrestati con l’accusa di aver violato il segreto di stato o proprietà. Almeno due sono già stati condannati al carcere.
GIAPPONE- Approvato nuovo piano energetico
Il Giappone torna al nucleare. Il governo Abe ha approvato un nuovo piano energetico nazionale in cui il nucleare tornerà, 3 anni dopo Fukushima, una delle principali fonti di approvvigionamento energetico per il Sol levante.
La promessa del ministro per l’economia, il commercio e l’industria Toshimitsu Motegi è però quella di dare una spinta alle energie alternative, ma ancora non c’è chiarezza sulle modalità. Il ritorno al nucleare lascia inoltre numerosi dubbi, in particolare sulla messa in sicurezza dei 50 reattori presenti sul territori nipponico e sullo smaltimento delle scorie radioattive.
Prima del triplo disastro di marzo 2011, il nucleare forniva un terzo dell’energia al paese-arcipelago.
CAMBOGIA – Carcere per il leader del sindacato dei lavoratori del tessile?
Il leader del più grande sindacato indipendente dei tessili cambogiani potrebbe presto finire in prigione. Il tribunale ha ordinato una cauzione di 25mila dollari da pagare entro il 25 aprile. Una cifra troppo altra per l’organizzazione.
Ath Thorn, presidente del sindacato, è accusato di incitamento alla violenza. Tessili legati all’organizzazione sono accusati di avere distrutto attrezzature durante una protesta lo scorso settembre. Nel successivo mese di novembre la polizia aprì il fuoco contro gli operai in sciopero.
I sindacalisti giudicano sia la cifra sia la scadenza per il pagamento il segnale che la magistratura intenda mandare in carcere Thorn.
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