Oggi in Asia – Navigare a Pyongyang. Da 3G

In by Simone

Dopo il via libera ai cellulari, Pyongyang darà ai turisti e ai residenti stranieri la possibilità di navigare tramite rete mobile 3G. L’Ue preme sul governo cambogiano per i fondi al Tribunale sui crimini dei Khmer rossi e l’Indonesia fa i conti con la corruzione. COREA DEL NORD – Arriva internet sui cellulari

Dal primo marzo turisti e stranieri che vivono in Corea del Nord potranno accedere a internet tramite rete mobile 3G. Il servizio fornito dalla compagnia locale, la joint-venture coreano-egiziana, Koryolink, non sarà tuttavia disponibile per il milione di nordcoreani che usano i cellulari nel Paese eremita.

Lo scorso gennaio il regime aveva allentato le restrizioni che costringevano i visitatori stranieri a lasciare i propri cellulari alla dogana quando entravano in Corea del Nord. La novità è dunque considerata un passo logico. Scrive NK News che le reti 3G della Koryolink coprono il 13,8 per cento del territorio nordcoreano e il 92 per cento delle aree abitate. L’accesso per gli stranieri non dovrebbe quindi dare difficoltà.

Ciò che le prime notizie riportate dall’Associated Press non precisano è invece se ci saranno restrizioni per l’accesso a determinati siti, magari sudcoreani. Ancora incerti sono anche i costi del nuovo servizio. Per fare un raffronto con i costi delle chiamate i prezzi oscillano tra un minimo di 0,38 euro al minuto a 1,43 a seconda delle destinazioni. Il tema dell’internet libero in Corea del Nord, privilegio di un’élite, è tornato all’attenzione pubblica con la visita del numero uno di Google, Eric Schmidt, a Pyongyang lo scorso gennaio.

CAMBOGIA – Ue chiede a Phnom Penh più fondi per il Tribunale sui crimini di guerra

L’Unione europea preme affinché il governo di Phnom Penh contribuisca con più fondi al Tribunale speciale per i crimini di guerra in Cambogia. La corte istituita per fare giustizia per le atrocità compiute durante il regime dei Khmer rossi è in crisi profonda tra giudici e avvocati che abbandonano denunciando interferenza politiche e problemi di bilancio con il dipendenti che minacciano lo sciopero se non saranno pagati gli oltre due mesi di stipendi arretrati.

Dall’istituzione nel 2005 il tribunale è arrivato a una sola sentenza, la condanna di Kaing Guek Eav, ex direttore del famigerato carcere di Tuol Sleng. Alla sbarra resta il vertice dei Khmer rossi, escluso il “fratello numero uno” Pol Pot morto nel 1998. Gli imputati sono però tutti ormai anziani.

La Ue, secondo donatore dopo il Giappone, ha bloccato fondi per 300mila euro finché il governo cambogiano non rispetterà i termini dell’intesa per l’istituzione della corte sostenuta dalle Nazioni Unite.

INDONESIA – Accuse di corruzione sul leader del partito al governo.

Il leader del Paritto democratico, al governo in Indonesia, è finito nella rete della commissione anti-corruzione e gli è stato vietato di lasciare il Paese. 

Anas Urbaningrum è accusato di aver ricevuto tangenti per la costruzione di un complesso sportivo a West Java. Il caso rischia di rivelarsi un duro colpo per il presidente Susilo Bambang Yudhoyono che nel 2009 vinse le elezioni presentandosi come mister Pulizia e con una piattaforma che metteva ai primi posti la lotta contro la corruzione.

[Foto credit: nknews.org]