Un commento su Twitter di un parlamentare malaysiano ha fatto il giro del mondo dopo la vittoria per 7 a 1 della Germania sul Brasile: "Lunga vita a Hitler". Risultati ancora non ufficiali per le elezioni in Indonesia, ma a seggi chiusi i due candidati gridano vittoria. Morto il padre del programma nucleare nordcoreano.MALAYSIA – Parlamentare paragona la Germania a Hitler
“Ben fatto…Bravi…Lunga vita a Hitler”. Così un membro del parlamento della Malaysia ha commentato la vittoria per 7-1 della nazionale di calcio tedesca sulla selezione brasiliana.
Le parole affidate a Twitter hanno suscitato a stretto giro numerose proteste e critiche. Senza scusarsi Bung Moktar Radin, questo il nome del politico, ha affidato una battuta al quotidiano malaysiano The Star: “Non so cosa abbia la gente. Hitler è parte della storia della Germania e la squadra ha lottato come fece lui”.
La vicenda ha chiamato in causa l’ambasciatore tedesco nel paese del Sudest asiatico, Holger Michael, che ha definito il paragone di Bung assolutamente “inaccettabile”.
INDONESIA – I candidati cantano vittoria
I risultati ufficiali delle elezioni Indonesia si avranno soltanto tra il 21 e il22 luglio. Ma oggi, a seggi chiusi, entrambi i candidati gridano vittoria sulla scia dei risultati non ufficiali.
Il governatore di Giacarta, Joko Widodo, favorito alla vigilia, ha indetto una conferenza stampa per spiegare che al momento i voti conteggiati lo danno vincitore. A stretto giro frasi simili sono arrivate dall’altro candidato, l’ex generale Prabowo Subianto. Al momento i primi risultati, che in passato si sono rivelati inaccurati, danno Widodo in vantaggio attorno al 52% r Subianto tra il 47 e il 48%.
COREA DEL NORD – Muore l’architetto del programma nucleare
L’archietto del programma nucleare nordcoreano Jon Pyong Ho è morto. Il generale in pensione, già stretto collaboratore del Caro leader, Kim Jong-il, è stato stroncato da un attacco cardiaco. L’annuncio della morte è coinciso con un nuovo lancio di missili a corto raggio nelle acque del Giappone, interpretato da alcuni osservatori come un segno di insofferenza per la decisione del presidente cinese, Xi Jinping, di visitare prima Seul e non Pyongyang.
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