Oggi in Asia – Monaci contro i Rohingya

In by Simone

Tornano le manifestazioni zafferano in Birmania, ma questa volta a favore della politica del governo sui Rohingya. Nel Bengala occidentale si discute di censura e di critiche alla chief minister Mamata Banerjee. Mentre in Corea del Sud è morto il reverendo Moon. BIRMANIA – Monaci in strada, ma questa volta contro i Rohingya

Centinaia di monaci buddisti birmani sono sfilati per le strade di Madalay come ai tempi delle proteste contro la giunta militare. Ma a differenza del 2007, quando furono gli animatori della cosiddetta rivoluzione zafferano, dal colore delle loro tuniche, domenica gli slogan dei monaci erano rivolti contro i Rohingya e a favore della politica del presidente Thein Sein di trasferire in Bangladesh o in un Paese terzo i musulmani considerati immigrati irregolari.

La tensione tra le comunità è divampata in violenza lo scorso giugno con scontri nello stato nordoccidentale dell’Arakan che hanno fatto almeno 90 morti.

Gli scontri hanno sollevato un’ondata di critiche internazionali, in particolare nel mondo musulmano, per le discriminazioni subite dai Rohingya, non riconosciuti tra le minoranze etniche birmane. Il governo ha respinto le accuse e ha aperto un’inchiesta sulle violenze, sebbene le organizzazioni per la tutela dei diritti umani abbiano denunciato l’accanimento contro la popolazione musulmana.

Il presidente Thein Sein, che da un anno e mezzo guida un governo civile e ha avviato riforme politiche ed economiche, ha tuttavia puntato il dito contro politici locali e rappresentanti monastici accusati di avere fomentato l’odio contro la comunità Rohingya che tuttavia considera ancora irregolari.

INDIA – Mamata Banerjee non ama le critiche

La pubblicazione di un libro critico contro le politiche sulle minoranze etniche del Trinamool Congress, al governo del Bengala Occidentale, scatena un nuovo caso contro il partito accusato di non tollerare le voci dissidenti.

La polizia, secondo quanto riferito dal quotidiano The Hindu, ha fatto irruzione nella sede della casa editrice Mitra and Ghosh per imporre il ritiro di Musalmander Koronio (Cosa devono fare i musulmani) di Nazrul Islam, un ex poliziotto che accusa il governo locale di essere stato incapace di migliorare le condizioni dei musulmani nello Stato.

Sempre su The Hindu, Badri Raina imputa alla chief minister dello Stato, Mamata Banerjee, una deriva maccarthista. Ad aprile il professor Ambikesh Mahapatra dell’università Jadavpur a Calcutta fu arrestato per aver fatto girare per email una vignetta che si prendeva gioco di Banerjee.

Appena due settimana fa invece un uomo è stato arrestato per aver fatto una domanda non gradita alla chief minister durante una manifestazione. In risposta è stato accusato di essere un militante maoista e fermato dalla polizia.


COREA DEL SUD – Il reverendo Moon è morto

Il messia coreano è morto. Si è spento a 92 anni Moon Sun-myung fondatore della chiesa dell’Unificazione, meglio noto come il reverendo Moon. I suoi fedeli erano centinaia di migliaia, forse milioni secondo quanto lui stesso affermava, soprattutto negli Stati Uniti.

Il suo culto era un esempio del sincretismo asiatico, fondato su una forte matrice protestate e con sullo sfondo un impero economico fatto di società, gruppi industriali, giornali e campus e accuse di plagiare le menti degli adepti che andavano a ingrossare le file della setta e, per i critici, le tasche del fondatore che nel 1982 scontò un anno di carcere per evasione fiscale.

Nato nell’attuale Corea del Nord nel 1920, (nel 1991 sebbene anticomunista non mancò di incontrare Kim Il-sung e di recente di rendere omaggio a Kim Jong-il) Moon fondò la sua chiesa nel 1954 dopo aver ricevuto il mandato, così disse, dallo stesso Gesù Cristo che gli sarebbe apparso per ben tre volte per convincerlo del proprio compito.

La Chiesa, famosa per i matrimoni di massa, iniziò a farsi conoscere tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, dopo una serie di conferenze di Moon negli Stati Uniti e in Giappone.

I giorni di lutto per rendergli omaggio saranno 13. Intanto la guida della Chiesa è rimasta in famiglia, passata al figlio Moon Hyung-jin.

[Foto credit: ummulhasanaat.co.za ]