Dal Giappone allla Corea del Sud, dalle Fillippine al Myanmar, l’Asia orientale ricorda Nelson Mandela. Sui social network, sulla stampa e nelle parole dei leader. Due in particolare, Aung San Suu Kyi, una delle poche figure che oggi si avvicina a Madiba, e del presidente filippino Aquino, figlio di Cory, icona della rivoluzione contro Marcos. GIAPPONE – Mandela, saluto al "combattente umile"
La notizia in Giappone è arrivata in tarda notte, ma ha avuto ugualmente grande risonanza. Il primo ministro Shinzo Abe, in un comunicato ufficiale, ricorda la figura di Nelson Mandela come uomo di "fede", che non è stato piegato nella sua lotta per l’emancipazione dall’apartheid."Il mondo ha perso una figura fondamentale", ha aggiunto Abe che, in conclusione, ha sottolineato il suo impegno a portare avanti il messaggio di Madiba.
Dalle istituzioni è arrivato il messaggio di Takayasu Okushima, presidente onorario dell’Università Waseda, una delle più prestigiose di Tokyo. Proprio qui, nel 1990, durante il suo viaggio in Giappone, Mandela tenne una conferenza davanti a migliaia di studenti. "Non posso dimenticare le sue frasi di grande impegno per la pace", ha ricordato Okushima alla Nhk, la tv nazionale. "Si veniva schiacciati dalla sua magnanimità e dalla sua tolleranza".
Sui social network molti netizen ricordano le lotte per la pace e l’uguaglianza di Mandela: tanti i tweet dedicati alle citazioni di frasi celebri dell’ex presidente sudafricano. Ma non solo la cittadinanza virtuale ha ricordato il primo presidente nero della storia del Sudafrica, l’uomo che dopo 27 anni in carcere con la sua elezione è riuscito a porre fine all’apartheid.
Oggi, racconta lo Asahi Shimbun, è un giorno di dolore anche per Naoko Tsuyama, volontaria del comitato di benvenuto di oltre duemila persone che nel ’90 accolse Mandela al suo arrivo a Tokyo. Tsuyama ricorda la grande umiltà e i semplici "grazie" di Madiba. "Anche dopo essere diventato presidente, era apprezzato nel mondo di accostarsi con gentilezza a chi la pensava diversamente da lui. Dobbiamo tutti continuare a imparare dal suo stile di vita, anche noi giapponesi".
FILIPPINE – Mandela e Cory Aquino
Il presidente filippino Benigno Aquino ha reso omaggio a Nelson Mandela, “un vero grande uomo”, ammirato in tutto il mondo per la sua vita vissuta nel segno del coraggio, dell’umiltà, della dignità.
“La sua memoria servirà come guida per l’umanità, mentre cerchiamo di lasciare alle future generazioni un mondo migliore rispetto a quello che abbiamo trovato”, ha detto il capo di Stato filippino, tracciando un parallelo con la madre Corazon Aquino, icona della democrazia nell’arcipelago, che nel 1986 guidò la rivoluzione contro il regime di Marcos. “Mia madre lo ammirava, come tutti noi”.
MYANMAR – Le condoglianze di Aung San Suu Kyi
La leader dell’opposizione birmana e premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi, ha espresso le proprie condoglianze per la morte dell’icona della lotta contro la segregazione razziale sudafricana. “Voglio esprimere il mio estremo cordoglio per la morte di un uomo che si è battuto per i diritti umani e l’uguaglianza”, ha detto la Lady, parlando in occasione della cerimonia di apertura di un forum internazionale sulla condizione femminile.
Alle parole di Aung San Suu Kyi, lei stessa costretta agli arresti domiciliari per buona parte degli ultimi vent’anni e oggi non esente da critiche per i compromessi cui deve cedere facendo politica, hanno fatto eco quelle di Win Tin, co-fondatore della Lega nazionale per la democrazia ed ex prigioniero politico. “Ammiriamo il lavoro che ha fatto dopo la liberazione, in particolare per la riconciliazione nazionale. Ha avuto successo, ma il nostro Paese ancora non ci è riuscito”, ha detto con un riferimento al processo di apertura e riforma iniziato due anni fa.
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