In Birmania il Parlamento chiede l’apertura di un’inchiesta contro un blogger accusato di aver diffamato l’assemblea. In Pakistan disatteso l’ordine di arresto contro il premier e in Corea del Sud arrivano risarcimenti per un disastro petrolifero di cinque anni fa.
BIRMANIA – Il Parlamento chiede indagini su un blogger
Il Parlamento birmano ha chiesto l’apertura di un’inchiesta contro un blogger critico con l’operato dell’assemblea, accusata di agire al di sopra della legge. Democratic Voice of Burma ha definito la mozione senza precedenti.
La proposta, accolta con 357 voti a favore e 157 contrari, era stata presentata da Soe Yin esponente dello Union Solidarity and Development Party, braccio politico della disciolta giunta militare, che ha giudicato lesivo per il Parlamento un pezzo pubblicato lunedì.
Nell’articolo Seik Phwa accusa i parlamentari di essersi concessi troppi poteri sull’elezione dei giudici della Corte suprema, in spregio alle raccomandazioni del presidente Thein Sein, e di aver violato la Costituzione. Lo scontro sulla Corte risale allo scorso marzo, quando i giudici emisero un ordine che limitava i poteri delle commissioni e dei comitati parlamentari. Disputa culminata lo scorso settembre con la destituzione di tutti e nove i giudici.
La Birmana è 169esima su 179 Paesi nella classifica di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa.
PAKISTAN – L’agenzia anticorruzione non arresta il premier
L’agenzia anti-corruzione pakistana si è rifiutata di eseguire l’ordine d’arresto contro il primo ministro, Raja Pervez Ashraf, emesso martedì dalla Corte Suprema. Secondo il direttore, Fasih Bokhari, occorrono ulteriori indagini per confermare l’arresto del premier perché al momento le prove raccolte non sono sufficienti a stabilire se Ashraf incassò tangenti quando era alla guida del ministero delle Risorse idriche e dell’Energia.
Il giudice supremo, Iftikhar Chaudhry, ha criticato la richiesta di ulteriore tempo. Secondo alcuni commentatori le accuse contro Ashraf, come già quelle contro il suo predecessore Yousaf Raza Gilani, sono un modo per colpire il presidente Asif Ali Zardari, vedovo dell’ex premier Benazir Bhutto, che si ritiene abbia usato i suoi legami politici e le sue connessioni per intascare tangenti tanto da essere soprannominato signor 10 per cento.
L’esecutivo, che a marzo potrebbe essere il primo in Pakistan ad arrivare alla scadenza naturale del proprio mandato, ha inoltre acconsentito a trattare con il religioso Tahir ul Qadri, a capo di una protesta che chiede lo scioglimento del Parlamento, la nomina di un governo di transizione che vigili sulle elezioni e di far pulizia tra i politici corrotti.
COREA DEL SUD – Risarcimenti per il disastro petrolifero
La corte distrettuale di Daejeon ha accordato risarcimenti per 694 milioni di dollari alle vittime del più grave disastro petrolifero della storia della Corea del Sud.
A dicembre del 2007 la petroliera di Hong Kong Hebei Spirt versò in mare 15mila tonnellate di greggio, dopo avere urtato una gru su una chiatta mentre era al largo del porto di Taean, a sud di Seul.
L’incidente mise in ginocchio la fiorente industria della pesca nella regione, spingendo al suicidio molti pescatori.
[Foto credit: dvb.no]