Dopo anni di dibattiti e pressioni internazionali, il governo giapponese ha approvato una legge che sanziona il possesso di materiale pedo-pornografico. In Sri Lanka giro di arresti dopo gli attacchi degli estremisti buddhisti sui musulmani. La giunta golpista thailandese annuncia nuove sovvenzioni per il riso. GIAPPONE – Pedopornografia illegale
Il Giappone ha dichiarato illegale il possesso di materiale pedopornografico. Una nuova legge approvata oggi stabilisce che chi è trovato in possesso di materiali illegali incorrerà in una sanzione pecuniaria pari a 10 mila dollari. Il Giappone era l’unico dei 34 paesi Ocse a non essersi ancora dotato di una legge in tema. Questa, tuttavia, non si applica ai manga o agli anime.
Forte è infatti l’opposizione delle case editrici che in un comunicato online congiunto hanno paventato il rischio di censura per gli artisti.
Secondo dati pubblicati quest’anno dalla polizia, infatti, lo scorso anno sono stati oltre 1600 i casi di pornografia minorile con oltre 600 minorenni coinvolti. È il dato più alto dal 2000. La diffusione di smartphone e social network anche tra i più giovani, spiegano le autorità, ha contribuito a foraggiare l’industria.
SRI LANKA – Arresti dopo gli scontri
La polizia cingalese ha arrestato almeno 49 persone per gli scontri durante le manifestazioni anti-musulmane che nei giorni scori hanno fatto almeno tre morti. Agli arresti sono finiti sia musulmani che estremisti buddhisti, gli stessi che domenica aveva manifestato in chiave anti-islamica. Altri arresti potrebbero arrivare presto, ha detto un funzionario di polizia all’agenzia France Presse.
Intanto è stato revocato il coprifuoco nelle città meridionali di Beruwale e Alutgama, teatro delle manifestazioni delle frange dell’estremismo buddhista. Secondo testimonianze, gli agenti avrebbero fatto poco per fermare le violenze e gli assalti ai negozi della comunità musulmana.
THAILANDIA – Nuovi incentivi al riso
La giunta militare golpista thailandese ha annunciato un nuovo programma di sostegno ai produttori di riso, che dovrà sostituire il vecchio schema costato un accusa di negligenza alla deposta premier Yinluck Shinawatra.
Già la scorsa settimana il generale Prayuth Chan Ocha aveva parlato della fine del vecchio sistema, senza tuttavia ipotizzarne uno nuovo. Il nuovo programma dovrebbe aiutare a coprire i costi facilitanto l’accesso a capitali e a prestiti per i fertilizzati e altri benefit. Non si parla tuttavia di soldi o altri risarcimenti ai coltivatori.
[Foto credit: nytimes.com]