Human Rights Watch denuncia le violenze della polizia vietnamita e chiede al governo di Hanoi di intervenire sulla questione. Nelle Filippine sono decine di migliaia le persone evacuate in vista dell’eruzione del vulcano Mayon. L’Indonesia ratifica il trattato Asean sull’inquinamento da ceneri. VIETNAM – Hrw denuncia la brutalità della polizia
Human Rights Watch esorta il governo vietnamita ad affrontare il problema degli abusi compiuti dalla polizia. L’organizzazione per la tutela dei diritti umani preme su Hanoi affinché indaghi sulle denunce per pestaggi, torture e omicidi dei quali sono accusati poliziotti.
Un fenomeno che sta raggiungendo livelli allarmanti. “Quella che abbiamo portato alla luce è una crisi dei diritti umani”, ha spiegato Phil Robertson, vicedirettore per l’Asia dell’organizzazione, secondo cui i dati presentati a Bangkok rappresentano soltanto la punta dell’iceberg.
L’organizzazione riferisce di almeno 14 casi di persone morte durante la detenzione, di cui almeno quattro ancora senza una ragione, mentre per le altre si è sempre parlato di suicidio e malattia. Hrw ha inoltre documentato 31 casi di pestaggi.
FILIPPINE – Erutta il Mayon, migliaia di sfollati
In migliaia hanno abbandonato le proprie case sull’isola di Luzon, a nord dell’arcipelago, dopo che il vulcano Mayon ha iniziato a eruttare.
Le autorità del luogo stanno evacuando gli abitanti dei villaggi nel raggio di 6 chilometri dal cratere a circa 330 chilometri a sudest della capitale Manila. I residenti delle aree fino a 8 chilometri dal cratere hanno ricevuto l’ordine di evacuazione. Sono tra i 12mila e i 50mila gli abitanti interessati dal fenomeno.
Secondo gli scienziati il Mayon potrebbe raggiungere il picco di eruzione nell’arco delle prossime settimane, tanto che il livello di allerta è stato innalzato. L’ultima eruzione del vulcano risale a maggio 2013: quattro scalatori e la loro guida rimasero uccisi.
INDONESIA – Ratificato il trattato Asean sull’inquinamento da ceneri
Trascorsi dodici anni dalla firma, il parlamento indonesiano ha ratificato il trattato Asean sull’inquinamento da ceneri. Jakarta è l’ultimo Paese dell’Associazione del Sudest Asiatico a dare il via libera.
La ratifica era sollecitata da tempo dagli altri Paesi, in particolare dopo le tensioni diplomatiche dell’anno passato con la Malaysia e Singapore, invase dallo smog generato dai roghi illegali e a scopi agricoli, nella provincia di Riau a Sumatra.
Fu la “crisi delle ceneri” più grave dal 1997, quando lo smog provocò danni e perdite per miliardi di dollari in Thailandia, in Malaysia, a Singapore e nelle Filippine, spingendo Jakarta a mettere a bando i roghi per fini agricoli, sia per agricoltori individuali sia per le aziende.
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