Una studentessa di Sasebo, nel Giappone del sud, ha ucciso una sua compagna di scuola e ne ha poi smembrato il cadavere. In Corea del Sud richiesta una condanna a 20 anni per un politico di sinistra, Lee Seok-ki, accusato di cospirazione. Imboscata degli islamisti nel sud delle Filippine: 18 vittime GIAPPONE – Uccide la compagna di classe e la smembra
Una studentessa giapponese di 15 anni è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso e smembrato una compagna di classe. “Ho agito da sola”, ha affermato la ragazza alle autorità, scrive l’agenzia Kyodo.
Il fatto si è svolto sabato scorso a Sasebo, una città nella provincia di Nagasaki, Giappone meridionale. Secondo le ricostruzioni della polizia, la giovane avrebbe picchiato e soffocato la vittima per poi tagliarle la testa e una mano. Il corpo è stato ritrovato nella casa della sospettata.
Ancora sconosciuto il movente.
La memoria torna a un altro episodio verificatosi nella stessa città dieci anni fa: una studentessa 11enne aveva accoltellato una sua compagna di un anno più grande per alcuni commenti sul suo aspetto fisico fatti in una chat room.
COREA DEL SUD – Parlamentare condannato a 20 anni di carcere
I pubblici ministeri sudcoreani hanno chiesto una condanna a 20 anni di carcere per il parlamentare di sinistra, Lee Seok-ki, accusato di cospirazione e di voler rovesciare il governo nell’eventualità di una guerra contro la Corea del Nord.
Lee, parlamentare del piccolo Partito progressista unito, è sotto processo dallo scorso settembre. A febbraio un tribunale locale lo condannò a 12 anni di carcere, spogliandolo dei diritti civili per i dieci anni successivi alla scarcerazione. Per l’alta corte di Seul, tenendo conto delle accuse nei suoi confronti, la condanna è considerata troppo lieve. La sentenza d’appello è attesa per l’11 agosto.
FILIPPINE – Imboscata islamista nel sud
Almeno 18 persone sono morte in un’imboscata nel sud delle Filippine. Un attacco per che si ritiene sia stato opera del gruppo islamista Abu Sayyaf. Circa 50 uomini armati hanno preso d’assalto due veicolo non lontano dalla città di Talipao, sull’isola di Jolo, uno dei teatri degli attacchi di Abu Sayyaf
Secondo un portavoce dell’esercito dietro l’assalto potrebbe esserci una lotta tra fazioni rivali e perciò potrebbero esserci vendette.
Alcuni tra le vittime, secondo quanto riportato dall’esercito, sarebbero componenti di un gruppo civile che affianca i militari nella lotta contro i militanti del gruppo islamista.
[Foto credit: japantimes.co.jp]