Le elezioni anticipate in Sri Lanka: il presidente in carica Rajapaksa cerca una riconferma contro lo sfidante Sirisena. Esplosione nel carcere di Matilupa City, Filippine: il bilancio è di un morto e 19 feriti. Condanna a morte in Myanmar per un uomo accusato di un attacco dinamitardo. SRI LANKA – Il presidente Rajapaksa cerca una riconferma elettorale
Milioni di persone hanno votato oggi in Sri Lanka per eleggere – con due anni di anticipo rispetto al mandato e in seggi sorvegliati dai militari – il nuovo presidente. Mahinda Rajapaksa, in carica dal 2005, cerca una riconferma. A sfidarlo, Maithripala Sirisena, ex ministro della Sanità e alleato di Rajapaksa.
Secondo i sondaggi Sirisena sarebbe riuscito a capitalizzare sulle accuse di nepotismo mosse al presidente. Molti dei suoi congiunti, infatti, occupano posti chiave nell’amministrazione dello Stato e il fatto gli ha procurato numerose critiche: Rajapaksa starebbe gestendo la cosa pubblica, dicono i detrattori, come se fosse un’azienda familiare.
Nonostante il consenso ancora ampio di cui il presidente uscente gode – in particolare dopo la fine della guerra civile nel 2009 – gli osservatori si aspettano un buon risultato di Sirisena: egli potrebbe raccogliere voti tra le minoranze etniche che costituiscono il 30 per cento della popolazione singalese.
FILIPPINE – Esplosione in un carcere: un morto e 19 feriti
È di almeno un morto e 19 feriti il bilancio di un’esplosione in un carcere filippino. L’incidente è avvenuto verso le 9:45 nel carcere di Mantilupa City.
L’istituto è conosciuto perché all’interno i detenuti avrebbero come re. Tra i detenuti diversi signori della droga che continuano a fare affari. Recentemente era salita alle cronache per l’assalto sessuale a una bambina in visita la padre. La prigione sarebbe in mano a una banda conosciuta come i Commando. Secondo la polizia l’esplosione potrebbe essere stata provocata da una granata.
MYANMAR – Tribunale condanna a morte un uomo per attacco dinamitardo
Il tribunale birmano di Taungoo ha condannato a morte un uomo di etnia Karen accusato per un attacco dinamitardo contro un hotel della città, distante 55 chilometri dalla capital Naypytaw.
L’attacco nel quale morirono due persone fu il primo di una serie di esplosioni nel Paese, le cui ragioni non sono state mai del tutto chiarite. Saw Saw Tun secondo quanto riportato, ha confessato di aver posto la bomba dopo aver ricevuto l’equivalente di 25 dollari da un uomo chiamato Saw Htowah, considerato la mente degli attacchi.