Dopo settimane di trattative, Xi Jinping e Shinzo Abe si sono incontrati a margine del summit Apec che si tiene a Pechino in questi giorni. Colpi d’avvertimento sono stati sparati su una pattuglia di militari nordcoreani sul confine tra le due Coree. Inquinamento dalle basi Usa in Corea del Sud. GIAPPONE/CINA – Xi e Abe si incontrano ai margini dell’Apec
Con quella faccia un po’ così di due che di voglia di vedersi e stringersi la mani proprio non ne hanno, il presidente cinese Xi Jinping e il premier giapponese Shinzo Abe si sono finalmente incontrati e parlati a livello ufficiale.
Non succedeva dal 2011 che i leader delle due principali economie asiatiche si incontrassero ufficialmente.
I due avrebbero riconosciuto le rispettive posizioni divergenti sulla contesa territoriale sulle isole Senkaku-Diaoyu è discusso di un sistema di gestione delle crisi bilaterali con la convinzione che la seconda e terza economie mondiali abbiano grosse responsabilità nel "mantenimento della pace e della sicurezza internazionali".
Un segno che le relazioni tra i due paesi sono sulla via della riconciliazione.
COREA DEL NORD – Colpi d’avvertimento dal Sud
I soldati sudcoreani hanno sparato alcuni colpi di avvertimento verso una pattuglia del nord che si stava avvicinando al confine lungo la zona demilitarizzata.
Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa di Seul, non c’è poi stato un successivo scontro a fuoco. I nordcoreani si sono allontanati dalla linea militare di demarcazione.
L’episodio è soltanto l’ultima in ordine di tempo di una serie di scaramucce al confine tra le due Coree, in Stato di guerra dagli anni Cinquanta del secolo scorso.
A dispetto del nome, la zona demilitarizzata è al contrario una delle aree con la maggior presenza militare al mondo. Lo scorso 19 ottobre, una situazione simile provocò uno scambio di colpi durato circa una decina di minuti.
COREA DEL SUD – Le basi Usa inquinano
L’amministrazione di Seul è pronta ad aprire un’inchiesta per verificare i presunti casi di contaminazione delle acque in alcuni distretti della capitale, causati da due basi militari statunitensi. Nonostante le supposte bonifiche e le operazioni di purificazione il livello di contaminazione di diversi agenti chimici continua essere alto.
E questo apre inoltre alle ipotesi sulle sostanze che potrebbero essere state utilizzate all’interno della struttura. Il timore è in particolare sul possibile uso dell’agente arancio, tristemente noto per il suo utilizzo durante i bombardamenti in Vietnam.
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