Battaglia all’aeroporto di Karachi: almeno 28 morti nell’assalto che ha messo in luce spacature nei taliban. Il governo giapponese spera nella ripresa economica dopo i dati sulla crescita dnel primo trimestre 2014. In Vietnam condanna a 30 anni per evasione al patron della squadra di calcio della capitale Hanoi. PAKISTAN – Battaglia all’aeroporto di Karachi
I talebani pakistani hanno rivendicato l’attacco all’aeroporto di Karachi, che ieri ha fatto almeno 28 morti, compresi i 10 componenti del gruppo armato che ha preso d’assalto lo scalo.
Si è trattato di una battaglia iniziata verso le 23 di domenica e protrattasi per almeno sei ore, che, secondo gli analisti, mette a rischio i tentativi del primo ministro Nawaz Sharif di instaurare una trattative di pace con i turbanti neri.
L’assalto dimostra inoltre la capacità dei talebani che di recente hanno subito una scissione al loro interno. Nonostante le divisioni la frangia pakistana del movimento, formatasi nel 2007, ha dimostrati di poter compiere attacchi in grande stile, forse anche con il sostegno di militanti uzbeki, che si ritiene fossero coinvolti in un altro assalto di primo piano, quello contro la base navale di Mehran nel 2011.
GIAPPONE – Stime crescita al rialzo
Il Giappone rivede al rialzo le cifre della crescita economica naizonale. Il governo di Tokyo ha oggi pubblicato dati secondo cui nel primo trimestre del 2014 l’economia è cresciuta del 1,6 per cento. Portata su base annua la crescita è del 6,7 per cento.
Merito di un aumento degli investimenti industriali in particolare nel settore immobiliare e delle infrastrutture e dell’aumento dei consumi. Quest’ultimo è stato evidente prima dell’entrata in vigore dell’aumento dell’aliquota sui consumi dal 5 all’8 per cento, una mossa studiata per tenere sotto controllo il debito pubblico oggi al 230 per cento del Pil.
Ora è attesa un nuovo documento di programmazione economica del governo Abe. Il ministro per la Strategia nazionale e le politiche fiscali Akira Amari ha dichiarato alla stampa che Tokyo intende ora “evitare contraccolpi”.
VIETNAM – Condanna per il patron dell’Hanoi
Condanna a 30 anni carcere per Nguyen Duc Kien, uno degli imprenditori vietnamiti più in vista, accusatori frode ed evasione fiscale. L’arresto del proprietario della squadra di calcio di Hanoi risale al 2012. Come ricorda la Bbc,indiscrezioni lo collegano a lotte interne al vertice del Partito comunista al potere.
L’imprenditore, che dovrà pagare anche una multa pari a 3,5 milioni di dollari, è stato in passato alleato del primo ministro Nguyen Tan Dung e le accuse sono considerate un modo per indebolire il capo del governo, già oggetto di critiche per il rallentamento dell’economia vietnamita e intento a riformare il sistema delle industrie di stato.
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