Oggi in Asia – Autoimmolazione in Sri Lanka

In Uncategorized by Gabriele Battaglia

Per la prima volta un monaco singalese sceglie di autoimmolarsi, un gesto d’opposizione ai macelli di bestiame, in cui però si intravede anche il nazionalismo anti-islamico. In Vietnam continua la repressione contro i blogger e Abe riafferma il sostegno nipponico ai birmani con un prestito da 900 milioni di euro.
SRI LANKA  – La prima autoimmolazione a Ceylon

È morto per le ustioni riportate sul 95 per cento del corpo il monaco buddhista singalese che venerdì si era dato fuoco per protesta contro il macello di bestiame. Il trentenne Bowatte Indraratana è il primo monaco ad autoimmolarsi nello Sri Lanka.

Il giovane si è cosparso di benzina e dato fuoco davanti al tempio della reliquia del Buddha, a Kandy, città nella regione centrale dell’isola. Secondo quanto riferito dalla Bbc, il monaco fa parte del movimento che contesta il proselitismo tanto cristiano quanto musulmano nello Sri Lanka, che nei mesi scorsi si è manifestato con un crescente sentimento di rivalsa in particolare contro l’islam.

La morte del monaco mette tuttavia sotto accusa anche gli organi di informazione. Secondo il ministero dell’Informazione, il giovane aveva in passato annunciato alla stampa l’intenzione di auto-immolarsi.

 

VIETNAM – Arrestato blogger per attività contro lo Stato

Gli agenti del Ministero di Pubblica sicurezza di Hanoi hanno arrestato ieri a Da Nang un blogger con l’accusa di "abusare delle libertà democratiche per danneggiare gli interessi dello Stato, i diritti e gli interessi legittimi di organizzazioni e/o persone".

Truong Duy Nhat, 49 anni, ex giornalista è autore del blog Mot goc nhin khac, traducibile con "un altro punto di vista". Il blog, come scrive oggi il quotidiano online Thanh nien non è più accessibile. Truong aveva attirato su di sé numerose attenzioni, secondo quanto scrive l’Agence France-Presse, per aver invitato l’apparato del Partito comunista del Vietnam a dimettersi in blocco e a nominare "un nuovo segretario di partito e primo ministro".

Ora l’uomo rischia da 6 mesi a 3 anni di carcere. Quest’anno 38 attivisti sono stati arrestati in Vietnam per attività contro lo Stato: una definizione vaga per i gruppi di difesa dei diritti umani.

MYANMAR – Conclusa la visita del primo ministro giapponese Abe

La prima visita di un premier giapponese in Myanmar dopo 36 anni è andata secondo i piani. Il Giappone ha rinnovato il proprio impegno a supportare lo sviluppo economico e infrastrutturale del Myanmar, garantendo un nuovo prestito inter-governativo da 900 milioni di euro. Il primo ministro Abe Shinzo ha infatti garantito al Presidente birmano Thein Sein il supporto giapponese alla transizione democratica, al passaggio allo stato di diritto, alle riforme economiche e alla fine dei conflitti etnici che agitano il Myanmar.

Anche per questo il primo ministro giapponese ha portato con sé 100 rappresentanti di 40 aziende giapponesi, pronte a investire Paese del Sudest asiatico. E qualcuno già teme che lo scontro con Pechino si possa estendere al Myanmar. Appena una settimana fa, infatti, si sono completati i lavori di un oleodotto da 440 mila barili e 12 milioni di metri cubi di gas al giorno dall’Oceano indiano a Kunming la capitale dello Yunnan, regione della Cina meridionale.

[Foto credit: abc.net.au]