Le alluvioni dei giorni scorsi sul confine indo-pakistano, in particolare in Kashmir, e il rischio di emergenza sanitaria. Accordo petrolifero tra Delhi e Hanoi, notizia che fa arrabbiare Pechino. Quattrocento persone sono fuggite da un centro di riabilitazione per tossicodipendenti in Vietnam. INDIA/PAKISTAN – Alluvioni, rischio emergenza sanitaria
Le autorità del Kashmir indiano hanno dichiarato di starsi preparando a un’eventuale epidemia di malattie portate dall’innalzamento del livello dell’acqua, in quella che è considerata una delle più importanti inondazioni degli ultimi anni.
Circa 184 mila persone sono state soccorse ma le autorità rivelano che sono ancora 100 mila le persone in difficoltà a causa delle piene dei giorni scorsi. 18 persone sono morte nel Punjab a causa nel rovesciamento di una barca che trasportava un corteo nuziale.
Il ritiro delle acque sta portando a galla carcasse di animali, vegetali marci e altri detriti che rischiano di mettere in pericolo la salute dei sopravvissuti. Ma il vero problema è la fornitura di acqua potabile: secondo il Ministero della Difesa di Delhi, 13 mila tonnellate di capsule purificanti e sei impianti di purificazione dell’acqua – capacità di 120mila bottiglie – sono arrivati a Srinagar, una delle città più colpite.
Il ministro della Sanità indiano Harsh Vardan ha inoltre visitato il Kashmir domenica e ha promesso il supporto di Delhi alle autorità dello stato.
INDIA – L’accordo petrolifero con Hanoi che irrita Pechino
Vietnam e India hanno siglato una serie di accordi di cooperazione nel settore delle esplorazioni petrolifere, che potrebbero portare a una reazione cinese, perché interessano le aree contese tra Hanoi e Pechino nel Mar cinese meridionale.
L’accordo tra la Ongc Videsh e la PetroVietnam fa parte delle intese siglate durante la visita in Vietnam del presidente indiano Pranab Mukherjee. La società indiana è già parte di un progetto per la produzione di gas in un blocco lungo la coste meridionale del Vietnam, sta inoltre conducendo esplorazioni in altro mare nel cosiddetto blocco 128, nel Mar cinese meridionale.
Già nel 2011 il governo cinese aveva denunciato come illegali le esplorazioni, bollandole come una violazione della propria sovranità territoriale.
VIETNAM – In 400 in fuga dal centro di riabilitazione per tossicodipendenti
Almeno 400 reclusi in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti sono scappati da una struttura nel nord del Vietnam. I pazienti erano stati sottoposti a ricovero coatto.
Almeno 30, riferisce l’agenzia France Presse avrebbero fatto ritorno volontariamente nel centro. Le condizioni nelle strutture sono da tempo oggetto di critica delle associazioni per la tutela dei diritti umani. Chi fa uso di droghe è bersaglio di retate della polizia e arresti.
Ma in molti finiscono in riabilitazione su pressione delle famiglie. L’evasione è la seconda di tali dimensioni dal centro. Nel 2005 furono circa un centinaio i pazienti che riuscirono a scappare.