Oggi in Asia – Haqqani nella lista dei terroristi

In by Simone

L’Onu, seguendo quanto già fatto dagli Usa, aggiunge il clan degli Haqqani alla lista nere delle organizzazioni terroristiche. In Pakistan non si fermano i delitti d’onore e la Gran Bretagna fa pressioni sulla Birmania sulla cittadinanza ai rohingya.
ONU – Gli Haqqani nella lista nera

Le Nazioni Unite hanno aggiunto il network della famiglia Haqqani nella lista nera delle organizzazioni terroristiche. Il gruppo che agisce tra Afghanistan e Pakistan è considerato fiancheggiatore dei talebani, implicato in rapimenti e omicidi e ritenuto responsabile di alcuni tra più clamorosi attacchi compiuti sul territorio afgano. Tra questi l’assalto a settembre del 2011 contro l’ambasciata statunitense e il quartier generale delle forze Isaf a Kabul, concluso dopo 19 ore di combattimenti che fecero almeno 17 morti.

Lo scorso settembre il gruppo fu aggiunto nella lista nera statunitense, una decisione che secondo i leader del network sottolineava la scarsa volontà di Washington di arrivare a una soluzione pacifica del conflitto. Le sanzioni comportano limitazioni di movimento per gli aderenti e il congelamento dei beni. Il Pakistan, all’interno del cui establishment ci sono settori accusati di dare sostegno al gruppo, non si è opposto.

PAKISTAN – Omicidio d’onore

Sono stati arrestati i genitori della quattordicenne pakistan uccisa gettandole acido addosso, per aver guardato un ragazzo. Un delitto d’onore come a centinaia ne avvengono ogni anno in Pakistan. Oltre 940 nel 2011, secondo quanto riportato dalla Commissione nazionale per i diritti umani, 100 in più rispetto all’anno precedente.

Il delitto è avvenuto in un villaggio del distretto meridionale di Kotli. A denunciare i genitori è stata la sorella maggiore. Secondo quanto riferito dalla polizia, la ragazza di nome Anusha aveva ustioni sul 60 per cento del corpo.

BIRMANIA – Pressioni su Thein Sein per la cittadinanza ai rohingya

In un meeting bilaterale a margine del vertice Asem di Vientiane, il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha esortato il presidente birmano Thein Sein ad affrontare il tema della cittadinanza per i musulmani rohingya.

I rohingya vittime degli scontri degli ultimi mesi con la comunità buddhista nello Stato nordoccidentale di Rakhine sono considerati dal governo e dalla popolazione immigrati irregolari dal vicino Bangladesh, con cui condividono religione e lingua, e per questo discriminati, sebbene in molti casi vivano in Birmania da generazioni. Le violenze delle ultime settimane hanno fatto oltre 80 morti.

[Foto credit: dawn.com]