L’Onu lancia l’allarme per le possibili ripercussioni delle violenze settarie nel nordovest della Birmania sul processo di apertura del Paese. Nell’ultima settimana i morti sono stati almeno 112. Nelle due Coree si parla di campi di prigionia e satelliti che non riescono ad andare in orbita.
BIRMANIA- Violenze nello Stato di Rakhine
Non si ferma la violenza settaria nella Birmania nordoccidentale nonostante l’imposizione di un coprifuoco notturno. Nell’ultima settimana gli scontri tra la comunità buddhista e i musulmani rohingya hanno fatto almeno 112 morti.
Il persistere della violenza ammoniscono le Nazioni Unite potrebbe mettere a repentaglio i progressi e le riforme intraprese nell’ultimo anno dal regime. Secondo quanto riferito dal sito dissidente Democratic Voice of Burma al grave bilancio dei morti ha contribuito anche l’intervento dell’esercito che, secondo le testimonianze raccolte, ha aperto il fuoco sui residenti.
Lo scorso luglio l’esplodere degli scontri fece oltre 90 morti e portò all’attenzione internazionale le divisioni tra le comunità nello stato di Rakhine. Da una parte i buddhisti dall’altra i rohingya di religione musulmana e considerati dal governo immigrati irregolari dal vicino Bangladesh e per questo discriminati senza che sia concesso loro lo status di minoranza etnica.
Secondo quanto riporta il Voice Weekly, la commissione Affari legali della Camera, presieduta da Aung San Suu Kyi, ha presentato una proposta urgente al governo per aumentare la sicurezza nello Stato e aprire un’inchiesta sulle eventuali violazioni dei diritti umani.
COREA DEL NORD – Ancora attivo il Campo 22
Al contrario di quanto ritenuto finora, il Campo 22, uno dei campi di reclusione nordcoreani per i prigionieri politici potrebbe essere ancora in funzione. Lo rivela un rapporto del Comitato per i diritti umani in Corea del Nord.
Foto raccolte tra novembre 2010 e ottobre 2012 dimostrerebbero che il campo di lavoro nel distretto nordorientale di Hoeryong non è stato chiuso come invece riferito da alcune indiscrezioni di stampa. Nel rapporto l’organizzazione chiede l’immediato accesso al campo di inviati della Croce Rossa internazionale e del Programma alimentare mondiale.
COREA DEL SUD – Ancora nessun satellite nello spazio
A causa di un problema tecnico, la Corea del Sud ha rinviato il previsto lancio di un satellite nello spazio. Per Seul s tratta del terzo tentativo andato a male di portare in orbita un satellite. Fallimento che aumenta il divario accumulato nei confronti di rivali regionali come Cina, India e Giappone.
Poche ore prima del previsto lancio, gli ingegneri russi che coadiuvano i sudcoreani hanno riscontrato un difetto nell’aggancio tra il razzo e la rampa di lancio.
Il tentativo sudcoreano arriva quando sono trascorsi sei mesi dal fallito lancio di un razzo nordcoreano che la comunità internazionale ritiene fosse in realtà un test missilistico mascherato in violazione delle risoluzioni Onu.
[Foto credit: trust.org]