Una notizia di qualche tempo fa ha reso dubbiosi migliaia di amanti del cinese: dal primo di luglio entrerà in vigore la versione 3.0 dell’esame HSK. Come tutti coloro che amano o studiano il cinese sanno, l’HSK 汉语水平考试 è l’esame che certifica il livello di competenza della lingua cinese per persone non madrelingua.
La prima versione di questo esame è stata introdotta intorno al 1992. Era molto complessa e richiedeva la conoscenza di termini non adattabili alla quotidianità dell’utilizzo vero e proprio della lingua. La versione del 1992 era composta solo da tre livelli e dai rispettivi test: principiante, elementare-intermedio e avanzato. L’HSK 1.0 è stato considerato come inappropriato nel 2009, stesso anno in cui si è iniziato a preparare un sistema sostitutivo, portando, nel 2010, al rinnovo dell’esame di competenza con il sistema HSK 2.0, quello attuale.
Rispetto alla prima versione è possibile osservare un aumento dei livelli, infatti sono passati dai precedenti tre a sei, e la richiesta di conoscere vocaboli e punti grammaticali più semplici e attinenti all’utilizzo pratico della lingua cinese. Subito si sono visti gli effetti concreti di queste modifiche, infatti, già nel primo anno, si è avuto un boom di persone che hanno fatto richiesta e ottenuto la certificazione di lingua cinese. Ma ora è stata da poco introdotta una nuova rivoluzione del sistema di assegnazione delle certificazioni di lingua cinese.
Il cambiamento è legato alla decisione di adattare l’esame HSK al sistema CEFR, utilizzato dal Consiglio d’Europa e il più usato al mondo. Questo sistema si basa sulla definizione delle abilità linguistiche attraverso una divisione in livelli che vanno da A1 a C2. In questo modo la certificazione di lingua cinese sarà più facilmente riconosciuta a livello internazionale e offrirà, a coloro che sostengono l’esame, una valutazione più accurata.
Il nuovo sistema di valutazione della lingua cinese sarà diviso in tre macro livelli: principiante, intermedio e avanzato. Ognuno dei quali sarà a sua volta composto da tre livelli interni, quindi si ha un passaggio da un massimo di sei a un massimo di nove livelli. La divisione finale sarà: livelli 1-3 come principianti, 4-6 intermedi e 7-9 avanzati.
L’incremento di livelli non è la sola modifica, infatti i test stessi saranno soggetti a cambiamenti. In primo luogo, mentre fino ad oggi, per HSK 1 e 2 sono richieste solo la conoscenza del pinyin, con le nuove modifiche sarà necessario saper utilizzare un determinato numero di caratteri già dal livello più basso. Dall’1 al 6 non ci saranno grandi cambiamenti, ad ogni livello corrisponderà il suo esame. Per quelli aggiuntivi, dal 7 al 9, ci sarà un solo esame e gli studenti verranno classificati in base al punteggio finale.
Ecco una tabella esplicativa che include il numero di sillabe, vocaboli e punti grammaticali aggiuntivi per ogni livello pubblicata dall’International Chinese Education 世界汉语学教.
I numeri prima dello slash indicano la quantità aggiunta, mentre quelli dopo il totale richiesto per specifico esame.
音节 Sillabe |
汉字 Caratteri |
词汇 Vocaboli |
语法 Grammatica |
||
高等 |
七一九级 |
202/1110 |
1200/3000 |
5636/11092 |
148/572 |
中等 |
六级 |
86/908 |
300/1800 |
1140/5456 |
67/424 |
五级 |
98/822 |
300/1500 |
1071/4316 |
71/357 |
|
四级 |
116/724 |
300/1200 |
1000/3245 |
76/286 |
|
初等 |
三级 |
140/608 |
300/900 |
973/2245 |
81/210 |
二级 |
199/468 |
300/600 |
772/1272 |
81/129 |
|
一级 |
269 |
300 |
500 |
48 |
|
总计 |
1110 |
3000 |
11092 |
572 |
In particolare, si può notare un aumento significativo del numero di vocaboli richiesti con la sola eccezione del il primo livello: l’unico a non avere richieste aggiuntive, probabilmente perché il pinyin non è più sufficiente. Questo nuovo sistema entrerà in vigore dal primo luglio 2021, con inserimento immediato dei nuovi livelli 7-9, mentre potrebbe richiedere un anno o più per la modifica di quelli già esistenti.
Il livello di competenze richieste è decisamente più alto nel nuovo sistema, il che rende l’apprendimento di questa affascinante lingua ancora più stimolante.
Di Eleonora Bollini*
*Vive attualmente in Cina e cura il blog “Spaghetti in China“