Dopo aver proposto nove podcast sulla Cina, vediamo quali sono le newsletter migliori per tenersi informati su tutto quanto accade nella Terra di Mezzo.
Alcune premesse: le newsletter proposte sono quasi tutte in inglese (e non in mandarino), perché le segnalazioni non sono solo rivolte a chi si occupa di Cina per motivi professionali (giornalisti, ricercatori, imprenditori, ad esempio) ma anche a chi, per passione o curiosità, vuole tenersi informato sulla Cina.
La seconda premessa è che – così come per quanto riguarda i podcast, abbiamo segnalato produzioni che non possono considerarsi a tutti gli effetti “podcast giornalistici” – analogamente non tutte le newsletter segnalate sono concepite come newsletter, ovvero come una forma di informazione a sé con proprie caratteristiche, realizzate tendenzialmente attraverso un dialogo con il potenziale lettore; alcune newsletter, infatti, non fanno altro che proporre una summa di argomenti e testi presenti sul sito di riferimento.
Partiamo da quelle di informazioni generali sulla Cina. La prima è quella di Axios China, gestita da Bill Bishop, già noto per la sua fantastica newsletter giornaliera (quindi davvero un impegno costante per il suo curatore) Sinocism che da un po’ di tempo ormai è a pagamento.
Axios China è settimanale e informa sugli argomenti più caldi per quanto riguarda la Cina (ad esempio la questione legata ai dazi con gli Usa), per spaziare poi su argomenti più economici o legati alle dinamiche politiche del Paese: rispetto a Sinocism ci sono – solitamente – meno fonti cinesi da consultare.
Un’altra newsletter “generalista” (ma questo non significa non sia precisa e realizzata in modo professionale) è SupChina, gestita da Jeremy Goldkorn; si tratta di un prodotto capace di allargare spesso lo sguardo anche su argomento di natura più politica e sociale. Anche SupChina, però, da qualche giorno è a pagamento.
Rimanendo nell’ambito del generalismo e dell’informazione panoramica su quanto succede in Cina, non possiamo non segnalare la newsletter, anzi lenewsletter, dato che ce ne sono di diverso tipo e su diversi argomenti, del South China Morning Post, quotidiano di Hong Kong molto informato su tutto quanto accade nella Cina continentale (il quotidiano è di proprietà di Alibaba); meno critico rispetto a un po di tempo fa, il Scmp è comunque e sempre una lettura quotidiana fondamentale.
Inoltre, rispetto ai media occidentali, il giornale è focalizzato sull’Asia, dunque consente di “leggere” i fatti cinesi all’interno delle dinamiche asiatiche e non “schiacciate”, come spesso accade, solo sulle reazioni o le valutazioni eurocentriche o Usa-centriche.
Su argomenti più specifici, economici e legislativi, c’è la newsletter di China Law Blog, diretta emanazione del lavoro di un sito fondamentale. Il focus è sull’apparato legislativo cinese; non un tema esaltante per un articolo ma base conoscitiva di tanti processi che accadono in Cina. Seguire passo passo come il legislatore cinese recepisce i cambiamenti della società è davvero importante per chi si occupa di Cina.
Ma China Law Blog non è solo quello: nelle ultime newsletter, ad esempio, ci sono alcuni “consigli” utili sulle accortezze legali minime da tenere a mente per non incorrere in problemi con la giustizia in Cina (specie per i canadesi e gli americani). Ma non solo: anche per quanto riguarda il cosiddetto “Sistema dei crediti sociali” cinesi il sito – e la newsletter – hanno proposto ottime traduzioni (e analisi) di materiale governativo.
Un’altra newsletter di questo genere, ma dedicata al lavoro e molto utile per essere aggiornati su tutto quanto ruota intorno al mondo dei sindacati e delle proteste dei lavoratori è la newsletter del China Labour Bulletin.
Per quanto riguarda tendenze della società cinese, molto utile è la newsletter di Sixth Tone, sito tra i più interessanti in lingua inglese sul tema. Organizzata in modo molto schematico, è un’ottima overview su alcuni temi. Buona anche la specializzazione su tutto quanto concerne i diritti civili.
Su analoghi temi, ma in generale più giovanilistica è la newsletter di Radii (per dire, in una delle ultime newsletter arrivate nella casella mail c’è un ampio servizio sui rapper sichuanesi…)
Esistono anche newsletter molto focalizzate su un tema: su un argomento specifico come l’Intelligenza artificiale – ad esempio – è fondamentale la newsletter di Jeffrey Ding, ChinAI Newsletter, esperto e ricercatore universitario su questi temi, nonché autore di un recente paper, tra i migliori in circolazione sull’argomento, dal titolo Deciphering China Ai’s dream (e a breve sul manifesto uscirà una intervista proprio a Jeffrey Ding).
Infine, come per i podcast segnaliamo una newsletter in italiano: si tratta di Katane ed è realizzata da Giulia Pompili de Il Foglio. La newsletter si occupa di Asia, ma ha anche e spesso focus sulla Cina.
Ha tanti pregi Katane, due in particolare: intanto è un prodotto davvero a sé e non è un semplice elenco di link, grazie alla narrazione dei fatti della curatrice; inoltre segnala, spesso, articoli in italiano su temi asiatici: esistono, per fortuna, e non sono da meno di quelli in lingua inglese.
Buona lettura.
[Pubblicato su il manifesto]Fondatore di China Files, dopo una decade passata in Cina ora lavora a Il Manifesto. Ha pubblicato “Il nuovo sogno cinese” (manifestolibri, 2013), “Cina globale” (manifestolibri 2017) e Red Mirror: Il nostro futuro si scrive in Cina (Laterza, 2020). Con Giada Messetti è co-autore di Risciò, un podcast sulla Cina contemporanea. Vive a Roma.