Nasce Caratteri Cinesi, la nuova rubrica di China files. Uno spazio in cui approfondire le voci dal web cinese attraverso la traduzione dei testi di alcuni tra i più attivi blogger. Dal 2 febbraio, con due appuntamenti settimanali, vi proporremo delle riflessioni di estrazione diversa, partendo da alcuni dei soggetti più caldi nel dibattito, come l’ideale della democrazia, la funzione dei social network in Cina e l’ideale di società civile.
Caratteri cinesi vuole essere un angolo visuale fuori dal comune. Con quello spirito che speriamo contraddistingua China files nelle sue scelte, quella voglia di non fermarsi di fronte a verità esterne prestabilite, o di sapere anche ascoltare chi è parte della realtà che proviamo a raccontare.
Una rubrica di blogger cinesi, un doppio appuntamento settimanale. Caratteri cinesi nasce dalla sensazione di esserci finora soffermati troppo sull’interpretazione di una realtà, senza averne reso appieno le voci di ha qualcosa da dire dal suo interno. Senza troppe contestualizzazioni, un semplice spazio in cui verranno presentati dei blogger cinesi attraverso le loro stesse parole tradotte. Cercando di capire dimensioni e dinamiche di un dibattito pubblico sociale, politico, culturale, che troppo spesso immaginiamo estromesso per via della retorica di partito. Vi presenteremo quattro “caratteri” al mese, quasi un nulla in confronto al popolo dei blogger cinesi. Si tratta solo di un primo tentativo di entrare in confidenza con persone la cui voce fatica tremendamente non solo a uscire dalla Cina, ma anche a essere ascoltata da fuori.
Caratteri cinesi. Caratteri per dare rilievo a una forma di scrittura, quella degli ideogrammi, che racchiude un modo peculiare, tutto cinese, di essere nella società. Caratteri per rendere la Cina attraverso una dimensione –quella individuale- abitualmente giudicata come poco rappresentativa di questo paese. È lecito avere un’immagine d’insieme sulla Cina, magari anche nel confronto-scontro tra Occidente e Oriente, ma è quasi doveroso restituire ad un paese la complessità che gli spetta, addentrarsi nell’osservazione del particolare. Contro ogni tentativo di omologazione dall’alto e dall’esterno. Pur sapendo che l’espressione libera e individuale è un bene che va negoziato e tutt’altro che incondizionato. Pur sapendo che la traduzione, per quanto letterale costituisce già un filtro.
Perché una rubrica che traduce blog? Perché non quotidiani o articoli tratti da riviste? I blog sono una delle forma di comunicazione preminenti di questa prima parte di Ventunesimo secolo. Spazi di confronto e di opinione individuale. Un ideale democratico che in Cina assume ancor più valore di quanto siamo disposti a riconoscere nelle nostre patrie di (presunte) libertà. La Cina è un paese a tratti costretto nello stereotipo di una cultura che opprime l’individuo nel nome del bene collettivo. La Cina è un paese che ha mantenuto una retorica collettivista di forte impatto sociale alle spalle del pragmatismo economico. È in questo contesto che internet in generale e i social network o i blog in particolare assumono un valore di auto-affermazione individuale, per non parlare della funzione di spazio sociale di discussione e confronto. Il controllo della rete ha reso internet uno dei principali strumenti di sfida ad un regime, oltre che un veicolo di espressione alternativo alla retorica ufficiale.
Nello spirito stesso dell’opera di questi blogger vi invitiamo a leggere e ampliare il confronto con i vostri commenti, che provvederemo a inoltrare ai blogger stessi, in nome di un vecchio ideale sempre troppo distante: la conoscenza, la comunicazione e il rispetto tra genti diverse.
Dal 2 febbraio, Caratteri Cinesi