Entro il 2024 l‘Onu e i Paesi asiatici vogliono realizzare il primo trattato mondiale sul contenimento dei rifiuti plastici. Poi l’impatto della guerra sui prezzi e le opportunità commerciali Italia-Cambogia
L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 15 aprile.
L’80% dei rifiuti plastici mondiali ha origine nel continente asiatico e più di un terzo deriva dalle Filippine. Per contrastare il fenomeno, i maggiori produttori di plastica dell’Asia, dalla Cina all’India, dall’Arabia Saudita al Giappone, hanno partecipato, nell’ambito delle Nazioni Uniti, alla stesura di un piano per la realizzazione del primo trattato mondiale sul contenimento dei rifiuti plastici entro il 2024.
“Un momento storico”, è stato definito così l’accordo raggiunto il 2 marzo dal Programma sull’ambiente dell’ONU. Ma gli scettici non hanno mancato di sottolineare le criticità di questo accordo. Il trattato infatti si concentra principalmente sul riciclaggio della plastica monouso, ma gli esperti dell’ambiente continuano ad insistere che per avere un impatto significativo bisogna fare i conti anche con la limitazione della produzione di prodotti in plastica. Una prospettiva che non piace ai governi di quelle nazioni con un’economia improntata sull’industria petrolchimica.
L’accordo, però, è più complesso: i Paesi hanno concordato una risoluzione che prevede il monitoraggio dell’inquinamento da plastica lungo tutta la filiera produttiva, dalla creazione allo smaltimento. Osservati speciali saranno i Paesi asiatici considerati i maggiori responsabili della dispersione di rifiuti plastici nell’ambiente, in particolar modo le Filippine. Anche la Malesia, destinazione preferita da molte altre nazioni per lo smaltimento della plastica, sarà al centro dell’attenzione.
Secondo alcuni esperti, rendere più costoso il processo di smaltimento è l’unico modo per incentivare le Nazioni al riciclo. Non a caso, la maggior parte dei rifiuti plastici deriva dai Paesi del Sud-Est asiatico, dove le politiche sullo smaltimento dei rifiuti sono fin troppo permissive e le concentrazioni di plastica finiscono perlopiù bruciate nelle discariche o, direttamente, negli oceani.
Questa situazione, oltre che dannosa per l’ambiente, si traduce anche in una consistente perdita economica. Una serie di studi condotti dalla Banca mondiale conferma infatti come in Tailandia, Malesia e Filippine si perde oltre il 75% del valore materiale della plastica riciclabile – l’equivalente di sei miliardi di dollari l’anno – quando viene utilizzata una sola volta. Secondo il Programma sull’Ambiente ONU, globalmente vengono spesi tra i 6 e 19 miliardi di dollari all’anno per ripulire la sporcizia che deriva dall’inquinamento da plastica.
Una possibile soluzione, auspicata dagli esperti, potrebbe essere la creazione di centri di riciclaggio a livello internazionale, dove far confluire i rifiuti plastici. Un’altra area di interesse, che il trattato dovrebbe prendere in considerazione riguarda il coordinamento della strategia tra diversi Paesi e regioni, per appianare le discrepanze nelle azioni anti inquinamento. Senza contare che gli effetti dell’inquinamento si manifestano soprattutto nelle aree geografiche più arretrate. Questo significa che, anche se questo trattato è già stato incoronato come “il più grande accordo dai tempi di Parigi”, la strada è ancora lunga.
A cura di Emilia Leban
La guerra minaccia la sicurezza alimentare
La guerra in Ucraina spinge a rialzo i prezzi del cibo, compromettendo la sicurezza alimentare di alcune delle popolazioni più vulnerabili in tutto il mondo. L’impennata è arrivata all’indomani dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, poiché i due Paesi coinvolti nel conflitto sono grandi esportatori di prodotti agricoli e la crisi minaccia l’approvvigionamento alimentare globale. Negli ultimi tre anni, la Russia e l’Ucraina insieme hanno rappresentato rispettivamente il 30% e il 20% delle esportazioni mondiali di grano e mais. Secondo un rapporto della FAO, l’indice dei prezzi alimentari che misura le oscillazioni mensili dei prezzi internazionali è salito di 17,9 punti a marzo, fino ad arrivare al valore 159,3 – con un balzo del 34% rispetto all’anno precedente. L’indice fa riferimento a un paniere di prodotti, tra cui carne, latticini, cereali, oli vegetali e zucchero. Secondo Nikkei Asia i governi della regione si stanno preparando a sopportare l’effetto prolungato di questo fenomeno sulle popolazioni locali. La grave inflazione che sta colpendo Paesi come la Thailandia e le Filippine verrà ulteriormente aggravata dall’impennata dei prezzi dei beni alimentari, oltre al fatto che l’imprevedibilità del conflitto spinge gli esperti a pensare che la contrazione nell’offerta globale di cibo possa continuare a perdurare a lungo. Inoltre, la Russia è una grande esportatrice di fertilizzanti: le sanzioni internazionali colpiranno perciò anche la fornitura di questi prodotti, con effetti sulla produzione agricola di buona parte del mondo. Chiaramente questo peserà ingentemente anche sull’allevamento, dal momento che i prezzi del foraggio aumenteranno di conseguenza e così quelli della carne. L’ONU prevede che l’Unione Europea e l’India aumenteranno le esportazioni di grano, mentre l’Argentina, l’India e gli Stati Uniti contribuiranno maggiormente all’offerta di mais, compensando parzialmente la perdita delle esportazioni dalla regione del Mar Nero. Anche il prezzo dell’olio di semi è aumentato notevolmente, insieme a quello della carne suina che ha raggiunto i massimi storici.
Opportunità tra Italia e Cambogia
Il 7 aprile scorso l’Italian Cambodian Business Association in Cambogia (ICBA), con il supporto della Camera di Commercio Europea in Cambogia (Eurocham) e dell’Associazione Italia-ASEAN, ha organizzato un webinar per presentare le opportunità di collaborazione commerciale tra Italia e Cambogia. Come ha spiegato Sok Chenda Sophea, Ministro legato al Primo Ministro e Segretario Generale del Consiglio per lo Sviluppo della Cambogia, il Regno del Sud-Est asiatico è una delle economie in più rapida crescita al mondo, trainata dall’aumento delle esportazioni e dai maggiori consumi interni. Il Paese è riuscito a creare un ambiente commerciale che punta su crescita inclusiva e sostenibile. Tra le altre misure, la nuova legge sugli investimenti promulgata il 15 ottobre 2021 rappresenta un altro tassello per rendere l’ambiente di investimento in Cambogia più incentivante e conforme alle esigenze degli investitori. Nel Paese, gli investitori stranieri ricevono gli stessi diritti degli investitori nazionali, ad eccezione della proprietà del terreno. Inoltre, gli investimenti sono aperti in tutti i settori. Lorenzo Galanti, Ambasciatore d’Italia in Thailandia, Cambogia e Laos, ha sottolineato come l’Italia stia dando sempre più attenzione all’ASEAN e di conseguenza anche a Phnom Penh. A testimoniare l’impegno italiano, la donazione di oltre un milione di dosi di vaccini Astrazeneca. Il commercio tra i due Paesi si è ripreso nel 2021 raggiungendo 416 milioni di euro, facendo segnare un +12 per cento rispetto all’anno precedente. L’Ambasciatore ha infine sottolineato il grande valore che le imprese italiane possono offrire alla crescita sostenibile in Cambogia, grazie alla loro solida esperienza e know how in molti campi come quelli di infrastrutture ed energia. In aggiunta, il Vicepresidente dell’Associazione Italia-ASEAN Romeo Orlandi ha affermato come il percorso di apertura verso il libero commercio rappresenti uno strumento fondamentale per la crescita della Cambogia e di altri Paesi del Sud-Est asiatico. Infine, ha ribadito che altrettanto importante è sostenere lo sviluppo di valori condivisi tra i due Paesi per approfondire la cooperazione bilaterale.
Geopolitica Relazioni Cina-Filippine A quasi un mese dalle elezioni presidenziali filippine, incombe sulla campagna elettorale lo “spettro” dei rapporti con la Cina, con i candidati che promettono una Nazione forte e indipendente nelle dinamiche internazionali. Asia Times: https://asiatimes.com/2022/04/china-looms-large-on-philippine-campaign-trail/ |
EconomiaIndo-Pacifico
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden rilancia sull’Indo-Pacific Economic Framework, iniziativa chiave della sua Amministrazione per l’impegno economico americano nella regione e per fronteggiare il colosso cinese. East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2022/04/09/the-high-stakes-indo-pacific-economic-framework/ |
BusinessStart-up ASEAN
Soprattutto dopo l’avvento della pandemia, le start-up di tutta la regione Asia-Pacifico aumentano i propri sforzi per cavalcare la crescita delle economie dell’area e della rapida transizione tecnologica che la sta attraversando. Financial Times: https://www.ft.com/content/7d5d134b-495e-4f15-8369-0789af568c30 |
EconomiaRegime di tassazione in Laos
Il 24 febbraio 2022, il Ministero delle Finanze del Laos ha emesso la circolare n. 0541/MOF sull’attuazione degli obblighi fiscali per le piattaforme digitali e i fornitori di servizi di e-commerce, quali le novità? ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/laos-issues-tax-obligations-for-non-resident-e-commerce-and-digital-platform-providers/ |
MyanmarCrisi birmana
Than Than Swe, Vicegovernatore della Banca Centrale del Myanmar, è stata colpita da un colpo di arma da fuoco lo scorso giovedì 7 aprile nella sua casa di Yangon. Secondo i media, alla base ci sarebbe il nuovo regime di regolamentazione sulle valute estere appena varato. The Diplomat: https://thediplomat.com/2022/04/anti-junta-forces-shoot-deputy-governor-of-myanmars-central-bank/ |
Cultura Lingua malese Non sono mancate le polemiche dopo che il Primo Ministro della Malesia Ismail Sabri Yakoob ha lanciato il mese scorso la sua idea di far diventare la lingua malese la seconda lingua ufficiale dell’ASEAN dopo l’inglese. The Jakarta Post: https://www.thejakartapost.com/opinion/2022/04/08/pm-ismails-hasty-promotion-of-malay-as-asean-language.html |
PoliticaIl futuro di Jokowi
Il Presidente indonesiano Joko Widodo mette fine alle voci che parlavano di una revisione della carta costituzionale nazionale per rimanere in carica anche oltre il 2024, anno che segna la fine del suo mandato. Asia Times: https://asiatimes.com/2022/04/widodo-speaks-up-to-end-talk-of-extended-term/ |
BusinessE-commerce filippino
In questa interessante intervista, Steve Sy, fondatore e Amministratore Delegato di Great Deals E-Commerce Corp parla del successo della sua azienda, che lo ha portato in pochi anni ai vertici delle classifiche internazionali dell’e-commerce. Financial Times: https://www.ft.com/content/d70de35e-ec99-4f27-a62c-043208ac8ed7 |
DifesaCooperazione Giappone-Filippine
Le preoccupazioni condivise dal governo di Manila e di Tokyo riguardo le attività cinesi nel Mar Cinese Meridionale hanno portato i due Paesi ad un rafforzamento delle relazioni bilaterali in materia di sicurezza e di difesa. The Diplomat: https://thediplomat.com/2022/04/japan-philippines-agree-to-boost-security-cooperation/ |
PoliticaScandalo 1MDB
Roger Ng, ex dirigente della banca d’investimento Goldman Sachs, è stato giudicato colpevole per il suo coinvolgimento nell’ormai celeberrimo scandalo finanziario del fondo 1MDB. il Post: https://www.ilpost.it/2022/04/08/roger-ng-goldman-sachs-scandalo-1mdb/ |
Istruzione Borse di studio in ASEAN
L’Associazione mette a disposizione borse di studio per 25 studenti provenienti dai 10 Paesi ASEAN, permettendogli di continuare la propria formazione in prestigiose università presenti nei Paesi del Sud-Est asiatico. The Star: https://www.thestar.com.my/news/education/2022/04/10/asean-maybank-scholarship-ams |
Economia Sostegno alle PMI Lo United States-ASEAN Business Council, l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale e l’ASEAN hanno lanciato ufficialmente lo scorso venerdì l’ASEAN SME Academy 2.0, per sostenere le Piccole e Medie Imprese della regione. Borneo Bullettin: https://borneobulletin.com.bn/a-boost-for-asean-msmes/ |