Il governo indonesiano ha ufficialmente deciso che, a partire dal 2024, la nuova capitale sarà trasferita in Borneo e prenderà il nome di Nusantara, con la speranza di alleviare la congestione e il sovraffollamento dell’attuale capitale sull’isola di Giava. Poi un anno dal golpe in Myanmar e investimenti nelle startup. A cura di Associazione Italia-ASEAN.
L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 4 febbraio.
La notizia che l’Indonesia avrebbe trasferito la sua capitale dalla congestionata megalopoli di Giacarta non è nuova. Se ne parla infatti già dal 2017, quando il presidente Joko Widodo aveva espresso la sua preoccupazione per il futuro della città che, con i suoi 10 milioni di persone, da anni soffre di sovrappopolazione, inondazioni, inquinamento e sta sprofondando a causa dell’eccessiva estrazione delle acque sotterranee. La maggior parte dell’attività economica indonesiana si concentra infatti nell’isola di Giava, dove si trova l’attuale capitale. Sono state inizialmente presentate due proposte alternative per risolvere tali problemi: spostare del tutto la capitale creando una città pianificata completamente nuova, simile al trasferimento della capitale brasiliana da Rio de Janeiro alla città pianificata di Brasilia nel 1960 o mantenere Giacarta come capitale ufficiale, ma creare un centro amministrativo separato, seguendo l’esperimento della Malesia quando spostò il suo centro amministrativo federale a Putrajaya.
La decisione ufficiale è poi arrivata nell’aprile 2019, con l’annuncio che Giacarta non sarebbe più stata la capitale dell’Indonesia, con un piano di 10 anni per trasferire tutti gli uffici governativi in una nuova capitale. Quest’ultima sarà situata nel Borneo, a cavallo tra due distretti: Penajam Paser Utara e Kutai Kertanegara nella provincia di East Kalimantan, a due ore di volo da Giacarta. La capitale sarà costruita su 180.000 ettari di terra già di proprietà del governo, minimizzando così il costo di acquisizione del suolo. La zona è stata scelta per due motivi principali. Prima di tutto, grazie alle condizioni geologiche favorevoli, che rendono terremoti, inondazioni ed eruzioni vulcaniche meno frequenti. Il secondo motivo è per ragioni politico-economiche. Infatti, il governo vorrebbe rallentare il crescente divario economico tra Giava e le altre isole dell’arcipelago. Ad oggi infatti, il 54% degli oltre 260 milioni di abitanti dell’Indonesia risiede a Giava e il 58% del prodotto interno lordo del Paese è prodotto su quest’isola, nonostante sia la più piccola delle cinque isole principali dell’Indonesia.
La nuova capitale si chiamerà Nusantara, letteralmente “arcipelago” in Bahasa Indonesia. Per quanto riguarda le tempistiche, nonostante alcuni ritardi causati dalla pandemia da COVID-19, si stima che la nuova città sarà operativa nel 2024, anno in cui il presidente Widodo terminerà il suo secondo mandato quinquennale. Il ministero della pianificazione dello sviluppo nazionale ha stimato che il trasferimento costerà circa 466 trilioni di rupie indonesiane (circa 32,7 miliardi di dollari), con il governo che intende coprire il 19% del costo. Il resto dovrebbe provenire principalmente da partenariati pubblico-privati, così come da investimenti diretti delle imprese statali e del settore privato. Secondo alcune stime, circa un milione e mezzo di persone potrebbero trasferirsi da Giacarta alla nuova capitale. Molte agenzie governative ovviamente si trasferiranno, ma la banca centrale e altre agenzie economiche rimarranno a Giacarta.
Vista l’enorme portata del progetto, la nazione è ancora divisa sulla necessità del trasferimento. I sostenitori condividono le preoccupazioni del presidente sul peggioramento della congestione del traffico di Giacarta, l’inquinamento dell’aria, la subsidenza e gli alti prezzi delle proprietà – così come la necessità di far ripartire l’economia nelle parti orientali del Paese, meno sviluppate. D’altra parte, critici sostengono che è mancata un’adeguata consultazione pubblica sul progetto, mentre alcuni ambientalisti temono che la mossa possa accelerare la distruzione delle foreste che ospitano oranghi, orsi e scimmie dal naso lungo, oltre ad aumentare l’inquinamento, vista la situazione già compromessa a causa delle miniere di carbone e delle industrie che producono olio di palma. Per tutta risposta, il governo ha assicurato che il piano è di mantenere la città compatta, in modo da non danneggiare le foreste pluviali tropicali circostanti e che la metà dei 180.000 ettari totali assegnati saranno destinati a “spazio verde”.
Nel frattempo, preoccupa anche l’impatto che questo megaprogetto avrà sul debito pubblico indonesiano, che sebbene sia tra i più bassi tra i paesi dell’ASEAN, è aumentato di quasi 10 punti percentuali negli ultimi due anni.
A cura di Anna Affranio
Myanmar, un anno dopo il golpe
A un anno dal colpo di stato militare, il Myanmar è ancora incastrato in un vortice di violenze e instabilità. Mentre la comunità internazionale è impegnata ad affrontare la restaurazione del potere dei talebani in Afghanistan e la crisi in Ucraina, il regime militare birmano ha inasprito le restrizioni volte a mantenere il controllo sulla società, impedendo anche l’espressione pacifica del dissenso. Il 1° febbraio 2021 le forze armate del Tatmadaw avevano estromesso il governo democraticamente eletto della Lega per la democrazia di Aung San Suu Kyi, instaurando un regime di violenza e terrore che paralizzasse il dissenso degli oppositori politici. Ma i cittadini birmani, da anni coinvolti in una contrastata transizione democratica, non si sono arresi alla coercizione dei militari. A qualche giorno dall’anniversario del golpe, il bilancio delle vittime è devastante: circa 1500 manifestanti uccisi, undicimila cittadini arrestati, oltre 400 mila profughi e prospettive future che non lasciano ben sperare per il futuro della democrazia nel paese. I golpisti guidati dal generale Min Aung Hlaing hanno promesso di “concedere” le elezioni nell’estate dell’anno prossimo, ma di fatto il partito del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi non ha più margine d’azione. Le dichiarazioni da parte dei vertici del Tatmadaw a proposito della promozione della transizione democratica sembrano solo vana retorica. La repressione dei manifestanti si fa sempre più feroce e capillare, e stronca anche le forme di protesta nonviolente: si può essere accusati di tradimento o di terrorismo anche solo suonando il clacson e battendo pentole e padelle. Dozzine di oppositori al regime sono stati recentemente arrestati in maniera preventiva, mentre i cittadini impegnati in una forma di “sciopero silenzioso” sono stati intimati di tornare alle loro normali attività, pena l’incarcerazione. La comunità internazionale si aspetta un contributo attivo dall’ASEAN, che però presenta ancora al suo interno posizioni divergenti. |
Investimenti nelle start-up ASEAN
Corrono gli investimenti nel Sud-Est asiatico. Nel corso del 2021, la regione ha attratto 25,7 miliardi di dollari di investimenti, triplicando quanto conseguito l’anno precedente e confermando l’attrattività dei Paesi ASEAN per i principali indici internazionali. Al centro dell’attenzione degli investitori è principalmente il settore delle start-up ad alta tecnologia, che stanno vivendo una vera e propria fase di boom. Da solo il comparto ha raccolto 5,83 miliardi di dollari dell’ammontare complessivo, più del quadruplo di quanto era stato raggiunto nel 2018, ovvero 1,46 miliardi, ed è dovuto principalmente alla spinta ai pagamenti elettronici e all’utilizzo dei servizi digitali avuta durante la pandemia. Tuttavia, non è solo il settore tecnologico a dimostrarsi competitivo. Le aziende della logistica hanno infatti attirato 5,56 miliardi di dollari, con l’indonesiana J&T Express a guidare la classifica del settore. Questa, insieme alle compagnie Mynt, MoMo e Nunja Van, ha raggiunto un valore di mercato che supera il miliardo di dollari, andando ad arricchire la lista di “unicorni” dell’ASEAN. Secondo gli esperti, la capacità del Sud-Est asiatico di attirare l’interesse degli investitori in diversi settori dell’economia è indice di un ecosistema maturo, che si avvia a vivere una crescita robusta anche nei prossimi anni. Il mercato delle start-up regionali, infatti, sembra trovarsi in un momento particolarmente fortunato, dal momento che nel corso degli ultimi 10 anni, ovvero da quando ha iniziato ad emergere un’attività economica significativa nell’area, non si era mai assistito ad una crescita simile. Nonostante questo, però, bisogna anche sottolineare che diversi rischi si prospettano all’orizzonte anche per un mercato promettente come quello delle start-up. Se da un lato la politica monetaria delle banche centrali si avvia verso una stretta che limiterà l’accesso ad una liquidità a basso costo, anche la ripresa della produzione di settori tradizionali attirerà flussi di capitale che nell’ultimo periodo erano stati dirottati verso le start-up digitali, motivo per cui si prevede un parziale rallentamento della crescita per il settore. Ma la strada è tracciata.
Business Bank of America Bank of America, il secondo istituto di credito degli Stati Uniti, ha dato il via ad un processo di selezione dei propri dipendenti che intende trasferire nelle prossime settimane da Hong Kong a Singapore, viste le severissime restrizioni pandemiche in territorio cinese. Financial Times: https://www.ft.com/content/a2f645e8-d093-4d93-94fb-23f3cb690bd7 |
Politica Riunione ASEAN
I Ministri degli Esteri dell’ASEAN si incontreranno i prossimi 16 e 17 febbraio in Cambogia per discutere degli aiuti umanitari per il Myanmar. Lo ha annunciato lo scorso sabato il Ministro degli Esteri cambogiano, Prak Sokhonn, in vista del suo viaggio a Naypidaw. Nova News: https://www.nova.news/cambogia-riunione-ministeriale-asean-si-terra-i-prossimi-16-e-17-febbraio/ |
Tecnologia
Sicurezza informatica L’India e le Nazioni dell’ASEAN hanno approvato, durante una riunione congiunta ministeriale, un piano di lavoro in base al quale svilupperanno un sistema per contrastare l’uso di telefoni cellulari rubati e contraffatti. |
Giovani
ASEAN-Corea del Sud L’ASEAN-Korea Centre ha recentemente condotto un sondaggio su circa 2000 giovani tra i 19 e i 34 anni, che mostrerebbe come le giovani generazioni del Sud-Est asiatico vedano nella Corea del Sud il Paese più affidabile non solo in Asia ma in tutto il mondo. |
Business Opportunità in ASEAN Le Nazioni del Sud-Est asiatico si confermano un rifugio sicuro per gli investitori di tutto il mondo. Per il momento, i Paesi ASEAN sembrano infatti resistere al rialzo dei tassi della Federal Reserve. Financial Post: https://financialpost.com/pmn/business-pmn/investors-find-refuge-from-market-turmoil-in-southeast-asia |
Ambiente
Nuove specie animali Un nuovo report del WWF riporta come, nell’arco di un anno, siano state scoperte 224 nuove specie di piante vascolari e animali vertebrati nella regione del Grande Mekong e del Sud-Est asiatico, che si conferma uno dei luoghi chiave al mondo per la biodiversità. L’Indipendente: https://www.lindipendente.online/2022/01/29/nel-sud-est-asiatico-sono-state-scoperte-224-nuove-specie-viventi/ |
PoliticaCrisi birmana
Nel silenzio e nell’indifferenza del sistema mediatico, in Myanmar prosegue il massacro delle persone e dei loro diritti. La denuncia di organizzazioni umanitarie, la strage di Natale in un villaggio e le continue oppressioni dei militari. Serve un intervento della comunità internazionale. La Repubblica: https://www.repubblica.it/solidarieta/diritti-umani/2022/01/29/news/myanmar-335661715/
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Geopolitica
Relazioni Cambogia-ASEAN Lo scorso 30 gennaio il leader cambogiano Hun Sen ha rilanciato sulla cooperazione tra Cambogia e Polonia nei settori della diplomazia, dell’educazione, dell’economia e del commercio.
Khmer Times: https://www.khmertimeskh.com/501015728/cambodia-ready-to-boost-cooperation-with-poland/ |
Economia Crescita in Vietnam Olivier Rousselet, Direttore nazionale di BNP Paribas ad Hanoi, ha parlato in un’intervista alla Vietnam News Agency di “Una crescita costante del Paese e di sicuri miglioramenti nella posizione del rating per il futuro”.
Vietnam+: https://en.vietnamplus.vn/vietnam-likely-to-get-better-rating-position-in-future-expert/221278.vnp
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Politica Il futuro delle Filippine
Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali, tra i tanti dossier che il successore di Rodrigo Duterte dovrà immediatamente affrontare, c’è sicuramente quello sulle relazioni con la Cina, che hanno vissuto alti e bassi negli ultimi anni.
East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2022/01/30/how-will-dutertes-successor-deal-with-china/ |
SicurezzaRelazioni Singapore-Indonesia
Il 25 gennaio 2022, l’Indonesia e Singapore hanno firmato tre trattati molto importanti per la cooperazione bilaterale tra i due Paesi ASEAN, che coprono diversi settori: difesa, gestione dei confini dello spazio aereo e normativa sull’estradizione.
ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/indonesia-and-singapore-sign-important-defense-airspace-management-and-extradition-treaties/ |
Geopolitica USA, Cina, Thailandia Nel contesto più generale delle tensioni geopolitiche e della lotta per l’influenza tra Cina e USA nell’Indopacifico, gli Stati Uniti da tempo tentano di allontanare la Thailandia dall’orbita cinese.
Asia Times: https://asiatimes.com/2022/01/us-battling-to-swing-thailand-away-from-china/
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