Mondo Asean – L’Indonesia apre agli investimenti esteri

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 26 marzo.

Il 4 marzo 2021 è entrato in vigore il  Decreto Presidenziale 10/2021, anche soprannominato “Lista degli Investimenti Positivi”, che delinea i settori economici aperti agli investimenti. Questo regolamento fa parte dell’attuazione della cosiddetta “Legge Omnibus”, il più grande piano di riforme economiche mai lanciato in Indonesia e sostituisce il Decreto Presidenziale n. 36/2010, che elencava i settori chiusi agli investimenti e quelli aperti a specifiche condizioni.

Approvata il 5 ottobre 2020, la discussa Omnibus Law (UU 11/2020 Cipta Kerja) mira principalmente a creare nuovi posti di lavoro, incoraggiare gli investimenti nazionali ed esteri, e stimolare l’economia attraverso la semplificazione dei processi  burocratici e la velocizzazione delle decisioni politiche. Tuttavia, forti condanne sono giunte dai sindacati e dalle associazioni per i diritti dei lavoratori, che hanno organizzato massicce proteste per tutto il mese di ottobre, dichiarandosi contrari alla legge per i danni causati ai salari, alla sicurezza del lavoro e all’ambiente, con ulteriore centralizzazione del potere a Jakarta.

La nuova lista di investimenti ha ridotto in modo significativo il numero di settori completamente chiusi a qualsiasi forma di investimento (estero o locale) e quelli che sono totalmente chiusi o parzialmente aperti a investimenti esteri. Ciò si allinea agli sforzi del governo per contrastare l’impatto della pandemia di Covid-19, incoraggiando l’arrivo di maggiori IDE in Indonesia. Il decreto rappresenta infatti una delle maggiori liberalizzazioni del capitale estero: prima dell’introduzione della Omnibus Law, il Paese non disponeva di un sistema completo per incentivare gli investimenti.

Importanti settori, quali telecomunicazioni, trasporto, energia, distribuzione e servizi edili, che subivano in precedenza forti restrizioni, sono stati aperti agli investimenti esteri e incoraggiati con sgravi fiscali, come la riduzione dell’imposta sul reddito delle società. Ulteriori incentivi comprendono la fornitura di infrastrutture di supporto alle aziende estere, nonché di energia e materie prime, insieme alla semplificazione delle procedure per la concessione di licenze commerciali. Inoltre, gli investimenti esteri nei settori delle start-up tecnologiche nelle Zone Economiche Speciali sono esentati dalla soglia minima di investimento di 10 miliardi di rupie.

I settori economici sono stati suddivisi in 4 categorie principali, ponendo grande enfasi sulla categoria dei settori prioritari, in cui sono state delineate 245 aree di business ora aperte agli investimenti esteri. I settori prioritari includono inoltre alcune industrie strategiche per lo sviluppo economico del Paese, tra cui la lavorazione e la raffinazione del nichel, materiale chiave nelle batterie dei veicoli elettrici. L’Indonesia, sede delle più grandi riserve di nichel del mondo, intende infatti diventare un hub di produzione di batterie per veicoli elettrici, creando una catena di approvvigionamento completa del nichel, dall’estrazione di materie prime alla produzione delle batterie stesse. Tesla ha recentemente avanzato la sua proposta di investimento per aiutare lo sviluppo degli ambiziosi piani indonesiani in questa direzione.

L’Indonesia lancia quindi un forte messaggio alla comunità economica internazionale, mettendo nero su bianco l’elenco delle nuove opportunità di business. L’apertura agli investimenti esteri sancisce un approccio nuovo e prezioso per il futuro del Paese.

A cura di Annalisa Manzo

 

Prospettive per il settore energetico malese

Il gruppo malese Petronas Chemicals sta ponendo grandi aspettative in un progetto da 16 miliardi di dollari da sviluppare in collaborazione con Saudi Aramco, il produttore nazionale di petrolio dell’Arabia Saudita. La raffineria, situata nello Stato di Johor, nel Sud del Paese, ha una capacità di 300.000 barili di greggio al giorno e produrrà una vasta gamma di prodotti petroliferi, tra cui benzina e diesel, che soddisfano le specifiche di emissione di carburante Euro 5. Inizialmente era previsto che il complesso cominciasse ad operare nel 2019 ma l’inaugurazione e l’apertura è stata ritardata di circa due anni, soprattutto a causa della pandemia. Sazali Hamzah, Amministratore Delegato di Petronas Chemicals – il braccio petrolchimico della compagnia energetica statale Petroliam Nasional – ha affermato durante un’intervista che il polo petrolifero entrerà in funzione nella seconda metà del 2021 e inizierà dal prossimo anno a portare benefici concreti alla compagnia, garantendo un aumento della capacità produttiva del 13% e contribuendo significativamente ai guadagni della società. Va ricordato, infatti, che Petronas Chemicals, uno dei maggior produttori di materiali chimici e petroliferi del Sud-Est asiatico, ha visto nel 2020 calare il suo utile netto del 40% circa, e sta quindi iniziando un processo di rilancio e sviluppo. Petronas rimane, infine, molto preoccupata per la situazione politica e sociale in Myanmar dopo il colpo di Stato del 1° febbraio, sperando in una soluzione pacifica e diplomatica il più veloce possibile. La compagnia petrolifera nazionale della Malesia opera, infatti, da circa 30 anni in Birmania, essendo stata coinvolta nello sviluppo dell’industria del petrolio e del gas del Myanmar, ma ci tiene a sottolineare che il rispetto della democrazia e dei diritti umani restano la priorità. Per ora la priorità massima resta, sicuramente, la sicurezza e la salute dei suoi dipendenti che operano in varie aree del Paese.

UE e USA condannano il colpo di stato in Myanmar

Lunedì 22 marzo l’Unione Europea ha risposto in modo significativo alla drammatica situazione in Myanmar, imponendo sanzioni a 11 persone legate al colpo di stato del 1° febbraio scorso. Il Consiglio Europeo ha sancito il divieto di viaggio e il congelamento dei beni, unitamente alle precedenti restrizioni relative all’embargo sulle armi e all’esportazione di attrezzature per il monitoraggio delle comunicazioni. Le sanzioni UE hanno colpito il capo della giunta birmana Min Aung Hlain, altri nove alti ufficiali militari e il capo della commissione elettorale. Ciò si configura come l’atto più concreto e significativo dell’Europa nel rimarcare il suo irremovibile sostegno alla transizione democratica del Myanmar. Anche gli USA hanno agito nella stessa direzione. Lo stesso giorno, la Camera dei Rappresentanti ha approvato una dichiarazione che condanna il colpo di stato e le azioni sempre più dure volte a sopprimere le proteste contro di esso. La risoluzione, approvata con 398 voti, condanna anche la detenzione dei leader civili del Myanmar e chiede il loro rilascio immediato, nonché il ripristino del governo eletto. Un consorzio internazionale ha inoltre sospeso il progetto di costruzione di una diga idroelettrica da 1,5 miliardi di dollari nello Stato di Shan, recente teatro di gravissime violazioni dei diritti umani. In tutta risposta ai provvedimenti dei Paesi occidentali, martedì la giunta ha accusato i manifestanti di violenza e incendio doloso. In una lunga conferenza stampa, Zaw Min Tun, portavoce della giunta militare, ha definito gli scioperi “inutili e immorali”, accusandoli di aver provocato morti e aver reso inoperanti gli ospedali. Forti condanne sono state scagliate anche contro i media, ritenuti responsabili di diffondere notizie false e fomentare i disordini. I leader militari del golpe hanno affermato, infine, di non avere piani immediati per revocare le restrizioni su Internet

 

Geopolitica

Francia tra USA e Cina

Da almeno due anni Parigi ha accolto la visione strategica dell’Indo-pacifico proposta dagli Stati Uniti, elaborando tuttavia una strategia che diverge da Washington soprattutto per l’approccio nei confronti di Pechino.

Formiche: https://formiche.net/2021/03/francia-indo-pacifico-strategia/

Geopolitica

Rafforzare la partnership UE-Singapore

La pandemia di coronavirus e le sue dure conseguenze sociali ed economiche, sono state al centro della discussione dell’ultimo Summit tra Singapore e Unione Europea, interessati a migliorare le relazioni bilaterali in molti ambiti.

The ASEAN Post: https://theaseanpost.com/article/strengthening-eu-singapore-relationship

Economia

Turismo indonesiano

Bali, l’isola indonesiana tra le mete più ambite dai turisti di tutto il mondo, ha terribilmente sofferto il crollo del turismo nell’ultimo anno e cerca di progettare una ripresa che sembra però ancora lenta e faticosa.

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/03/bali-hopes-and-prays-for-the-tourists-to-return/

Ambiente

Singapore punta sulla sostenibilità

Il Green Plan 2030 della città-Stato asiatica attira ingenti investimenti di giganti tech come Apple, Amazon e Google per la realizzazione di impianti solari all’avanguardia, candidandosi a diventare un hub green per il continente asiatico.

la Repubblica: https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/03/19/news/destinazione_singapore_apple_amazon_e_google_investono_nelle_rinnovabili-292853877/

Business

Panasonic progetta infrastrutture in Thailandia

Il celebre produttore di dispositivi elettronici giapponese ha stretto una partnership con la società thailandese Siam Steel International per costruire case modulari in Thailandia e nel Sud-Est asiatico. Si tratta di un business da quasi 100 milioni di dollari.

Nikkei Asian Review: https://asia.nikkei.com/Business/Construction/Panasonic-takes-prefab-homes-to-house-hungry-Thailand

Economia

Concorrenza in Vietnam

La nuova normativa vietnamita sulla concorrenza è entrata in vigore il 1° luglio 2019, sostituendo la vecchia formulazione del 2004 e concentrandosi sugli accordi che limitano la competitività, il dominio del mercato e favoriscono pratiche sleali.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/vietnams-competition-law-and-its-impact-on-foreign-companies/

Geopolitica

Relazioni Nord Corea-Malesia

Pyongyang ha deciso di tagliare i legami diplomatici con Kuala Lumpur dopo che la Corte Federale malese ha approvato l’estradizione negli Stati Uniti di un cittadino nordcoreano accusato di riciclaggio di denaro.

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/03/north-korea-malaysia-frayed-friendship-finally-breaks/

Ambiente

Lo sfruttamento disastroso del Mekong

Lo sfruttamento delle acque stanno mettendo a dura prova le popolazioni del Sud-Est asiatico che vivono delle risorse provenienti dal Mekong. Le decine di dighe in costruzione minacciano l’ecosistema, già sotto pressione per gli effetti del riscaldamento globale.

la Repubblica: https://www.repubblica.it/green-and-blue/dossier/acqua/2021/03/22/news/la_guerra_del_mekong-292510148/

Politica

Sviluppi politici in Malesia

Durante una conferenza stampa il leader dell’opposizione Anwar Ibrahim ha confermato i colloqui tra il suo partito e l’Organizzazione Nazionale dei Malesi Uniti e sottolineato ancora una volta l’esigua maggioranza parlamentare del Primo Ministro Muhyiddin Yassin.

Channel News Asia: https://www.channelnewsasia.com/news/commentary/anwar-ibrahim-pkr-umno-malaysian-politics-14462478

Economia

L’India punta ai turisti ASEAN

Il Dipartimento regionale indiano del turismo ha organizzato oltre 300 webinar per sfruttare il potenziale turistico di tre Paesi del Sud-Est asiatico, Filippine, Malesia e Singapore, puntando ad aumentare il flusso di turisti in India per la fase post pandemica.

The Tribune: https://www.tribuneindia.com/news/nation/india-organises-over-300-webinars-to-attract-tourists-in-asean-countries-228967

Geopolitica

Sanzioni UE alla Cina

Il Consiglio Europeo ha imposto sanzioni contro alcuni funzionari cinesi per le detenzioni arbitrarie su ampia scala subite dagli uiguri nello Xinjiang. Sono le prime sanzioni imposte dall’UE contro la Cina dall’embargo sulle armi del 1989.

Consiglio Europeo: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2021/03/22/eu-imposes-further-sanctions-over-serious-violations-of-human-rights-around-the-world/

Ambiente

L’eolico nell’Asia Pacifico

Secondo il Global Wind Energy Council la regione vale il 60% della nuova capacità eolica installata a livello globale. La Cina accelera il trend ma Paesi come Vietnam, Thailandia, Indonesia e Filippine sembrano più che promettenti.

Energia Oltre: https://energiaoltre.it/asia-pacifico-eolico/

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