Negli ultimi mesi, la popolarità dei giochi play-to-earn basati sulla tecnologia blockchain ha continuato a crescere nell’Asean. Il videogioco online Axie Infinity, sviluppato dalla società vietnamita Sky Mavis, è diventato il simbolo di questa tendenza. Tuttavia, la corsa alla realizzazione di un universo digitale sostenuto da transazioni decentralizzate potrebbe aver subito una prima battuta d’arresto. Poi le elezioni nelle Filippine e il summit USA-ASEAN
L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 13 maggio.
“Axie è una nazione digitale dove le persone in tutto il mondo si riuniscono con i loro Axie per giocare, guadagnare e vivere. Benvenuti nella nostra rivoluzione.” Così Sky Mavis presenta la propria mission. L’esperimento lanciato dalla startup vietnamita ha reso effettivamente reale – per i giocatori più dediti – la possibilità di guadagnare migliaia di dollari al mese allevando, collezionando e scambiando i propri avatars unici, digitalizzati come NFT, dando vita così a un’economia di proprietà degli utenti. Moneta degli scambi, nonché principale fonte di reddito sulla piattaforma Axie, sono i token ERC-20 chiamati Smooth Love Potion (SLP). Fino a qualche mese fa, questa criptovaluta poteva essere accumulata illimitatamente completando missioni o vincendo battaglie e riscattata per nuove funzionalità di gioco, o alternativamente convertita in moneta reale.
Secondo Aleksander Larsen, co-fondatore e COO di Axie Infinity, il segreto del successo di Axie risiederebbe proprio nel sostanzioso incentivo monetario offerto agli utenti in cambio del tempo speso quotidianamente sul videogioco. Tuttavia, lo scorso 4 febbraio gli sviluppatori del gioco hanno deciso di intervenire drasticamente per bilanciare il sistema, azzerando le ricompense per la “Modalità Avventura” e la “Ricerca Quotidiana”, ponendo di fatto un tetto alla quantità di SLP emessi ogni giorno, al fine di limitare l’inflazione. Se, nel momento di massimo splendore, un giocatore poteva guadagnare fino a 150 SLP al giorno, per un valore di 54 dollari statunitensi, a dicembre dello scorso anno il bottino massimo è stato dimezzato a 75 SLP, dal valore non superiore a due dollari. Simultaneamente, il prezzo base degli Axie è sceso da circa 300 dollari ad agosto a soli 25 dollari a febbraio.
Il crollo del prezzo dell’SLP si spiegherebbe con la tendenza dei giocatori a convertire i token in valuta reale invece che reinvestirli all’interno del videogioco, causando un eccesso di offerta: le modalità con cui gli SLP venivano “bruciati” attraverso l’allevamento di nuovi Axie non riuscivano a stare al passo con la velocità con cui grandi quantità di token venivano emesse sul mercato.
Jeffrey Zirlin, altro co-fondatore del gioco, non si è detto stupito di fronte a questi squilibri e ha paragonato la volatilità in termini di flusso di capitale a quella che tipicamente caratterizza le nazioni con un mercato emergente. Al contrario, ha sottolineato la forza innovatrice di Axie Infinity, pioniera nella tendenza a trasformare le piattaforme di gioco digitali in economie di proprietà dei giocatori reali e, di conseguenza, prima a dover fronteggiare eventuali risvolti negativi.
In effetti, è bastato l’annuncio della versione aggiornata con i relativi aggiustamenti in termini di fornitura di SLP – a invertire un trend ribassista che durava ormai da tempo. Nel giro di sole 24 dal lancio della “Stagione 20”, il valore della criptovaluta del gioco è cresciuto del 40%. Inoltre, le significative modifiche apportate lascerebbero intravedere una serie di altri vantaggi, tra maggiori possibilità che l’economia del gioco possa svilupparsi in maniera sana e sostenibile nel tempo. “Riteniamo che il modo più veloce per ridurre questa volatilità sia per tutti noi fare i conti con le nostre responsabilità collettive all’interno di Axie e lavorare rapidamente per creare consenso e consentire gli sforzi reciproci della comunità”, si legge nella presentazione ufficiale dell’aggiornamento. “La prosperità in una comunità arriva quando collettivamente crea più valore di quello che consuma”.
Tuttavia, l’incertezza nel mondo delle criptovalute non dipende solo dalle oscillazioni del mercato. Alla fine di marzo, Ronin, la rete blockchain che supporta il videogioco, è stata presa di mira in un attacco hacker durante il quale al celebre videogioco è stato sottratto l’equivalente di oltre 600 milioni di dollari (reali) in Ethereum. Larsen ha riaffermato la solidità finanziaria di Sky Mavis, che nel frattempo si è messa all’opera per risarcire completamente i giocatori delle perdite subite. Tuttavia, ha riferito a Bloomberg che il recupero parziale dei fondi rubati potrebbe richiedere fino a due anni. Resta da vedere se la popolarità del gioco sopravviverà alle questo furto da record e se la società di Ho Chi Minh sarà capace di rispondere con prontezza ed efficacia a questi attacchi inediti e imprevisti ai propri sistemi di sicurezza, confermandosi capofila nel settore del Crypto Gaming.
A cura di Michelle Cabula
Filippine, Marcos Jr. nuovo Presidente
Come prevedevano i sondaggi, Ferdinand Romualdez Marcos Jr. detto Bongbong è il nuovo presidente delle Filippine. Sono passati 36 anni da quando i coniugi Ferdinand e Imelda Marcos, genitori del neoeletto, sono stati costretti a fuggire in esilio dopo il crollo della loro “dittatura coniugale”. Il regime della famiglia Marcos, che ha governato col pugno di ferro dal 1965 al 1986, è stato infatti rovesciato da una rivolta passata alla storia come la “rivoluzione del potere popolare”. La vittoria alle politiche filippine di Bongbong Marcos è sintomatica di una certa disillusione dell’elettorato filippino ma anche della bassa età media della popolazione (26 anni), che in larga parte non ha ricordi di quel periodi e ha creduto alla riabilitazione portata avanti dal rampollo della dinastia politica. Secondo molte voci dietro la candidatura di Ferdinand Jr. vi sarebbe lo zampino della madre Imelda, che ha sempre desiderato per il suo unico figlio maschio un futuro tra le alte cariche dello stato, per riscattare il nome della famiglia. Il neopresidente è cresciuto nel lusso del palazzo presidenziale di Malacanang mentre i genitori depredavano il tesoro pubblico, ostentando una vita di vizi e privilegi che gli è valsa il giudizio severo del padre di uomo “pigro e indolente”. Una volta tornato dall’esilio nel 1991 ha svolto incarichi come deputato al Congresso, governatore di Ilocos Norte e senatore. Secondo alcuni osservatori la sua mancanza di carisma e la scarsa vocazione politica lasciano intravedere le intenzioni della madre Imelda di servirsi del mandato per fermare le indagini sul patrimonio famigliare. Durante la campagna Ferdinand Marcos Jr e Sara Duterte, eletta Vicepresidente e figlia del Presidente uscente Rodrigo Duterte, hanno evitato di affrontare questioni spinose facendo leva sulla retorica dell’unità nazionale. Il neopresidente entrerà ufficialmente in carica il 30 giugno e resterà al potere per sei anni, ereditando una nazione logorata da due anni di pandemia, vessata da gravi diseguaglianze sociali e da divisioni politiche e religiose.
Summit USA-ASEAN: i temi sul tavolo
In questi giorni a Washington si svolge un summit con i capi di stato dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico. È il secondo vertice speciale dal 2016 e l’appuntamento era inizialmente fissato per il 28 e 29 marzo scorso, poi posticipato a causa dell’invasione russa in Ucraina. Il summit commemorerà i 45 anni di relazioni USA-ASEAN ed è volto a riaffermare l’impegno americano nella regione. È probabile che l’agenda includa questioni regionali e internazionali di interesse e preoccupazione comune. La guerra in Ucraina e la risposta all’invasione russa da parte dei Paesi del Sud-Est asiatico sarà una delle principali tematiche del vertice. Data l’assenza di un’univoca risposta da parte dei membri ASEAN, è probabile che l’amministrazione Biden voglia sollecitare alcuni importanti partner della regione, come il Vietnam, a prendere maggiormente le distanze dalla Russia, e spingere altri, come l’Indonesia e la Thailandia, ad adottare anch’essi posizioni più critiche. Si parla anche di Myanmar. Da quando la giunta militare ha preso il controllo del Paese nel febbraio 2021, si è assistito a un peggioramento della situazione umanitaria e l’ASEAN non è riuscita a fronteggiare la questione in modo risolutivo. In questa occasione, Biden è alla ricerca di un consenso più ampio sulle mosse da adottare in risposta alla grave crisi in corso. Sul tavolo anche il tema del Covid-19: la situazione pandemica globale è più stabile che in passato ma le due controparti vogliono ampliare la cooperazione a livello sanitario. I membri della regione non sembrano condividere la strategia “zero covid” della Cina e anzi stanno cercando di riaprire i propri confini per rilanciare economia e turismo. Ma il nuovo Indo-Pacific Economic Framework (IPEF) è un altro tema centrale del vertice. Nei piani della Casa Bianca, dovrà servire come strumento economico a disposizione di Washington per aumentare la presenza economica nella regione di fronte alla crescente influenza del Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), che coinvolge la Cina, l’ASEAN e altri quattro Paesi dell’Asia-Pacifico.