L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 26 febbraio.
Non è la prima volta che il Brunei è alla Presidenza dell’Associazione delle Nazione del Sud-Est asiatico, bensì la quinta: prima nel 1989, poi nel 1995, nel 2001, nel 2013 e infine nel 2021, seguendo il sistema a rotazione per ordine alfabetico degli Stati membri. È la prima volta, tuttavia, che il passaggio di testimone avviene in un momento così delicato. Un momento in cui le tensioni geopolitiche globali sono più accese che mai, e la crisi sanitaria aggiunge ulteriore incertezza riguardo al futuro. Il modo in cui il Brunei reagirà alle sfide quest’anno durante la sua Presidenza potrebbe essere decisiva sia per la politica estera, sia per la coesione interna all’ASEAN.
In lingua malese “Dimora della Pace” (Nagara Brunei Darussalam), il Brunei è una monarchia assoluta di stampo islamico situata sull’isola del Borneo, confinante con la Malesia e affacciata sul Mar Cinese Meridionale. La posizione del Sultanato, la cui economia si basa principalmente sul petrolio, è in mezzo ad un quadrato di fuoco della geopolitica globale. Da un lato i Paesi ASEAN, partner strategici, ma con due dei quali (Filippine e Vietnam) condivide anche delle dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale contro la Cina. Dall’altro la Cina, il suddetto avversario nelle dispute, ma anche il maggiore partner commerciale e investitore nelle raffinerie di petrolio e nelle infrastrutture locali del Brunei, oltre che il partner con cui proprio nel 2021 viene sancito il 30esimo anniversario delle relazioni. Da un altro lato ancora gli Stati Uniti con il nuovo Presidente Joe Biden, un alleato fondamentale per controbilanciare la Cina e rafforzare la sicurezza internazionale, ma anche uno dei critici più aspri riguardo la legge promulgata dal Sultano del Brunei Hassanal Bolkiah contro gli adulteri e la comunità LGBTQ. Nell’ultimo lato infine il Regno Unito, prezioso alleato che cerca di rafforzare i rapporti con il blocco ASEAN complessivamente dopo la Brexit, ma allo stesso tempo ex potenza coloniale in Brunei. Un altro ostacolo per la cooperazione tra i due è l’economia del Brunei, ancora fortemente dipendente dal petrolio, e che fa storcere il naso a chi vorrebbe un partner dedito a politiche più green.
Data la sua posizione estremamente delicata in questo contesto, il Brunei dovrà muoversi con attenzione e prudenza per non finire invischiato nelle fitte maglie della geopolitica internazionale, e allo stesso tempo riuscire a sfruttare il suo ruolo di Presidenza per promuovere l’agenda ASEAN. Non bisogna dimenticare che il Brunei è stato uno dei quattro Paesi firmatari dell’Accordo P-4, l’accordo commerciale che nel tempo si è evoluto nel Partenariato Trans-Pacifico (in inglese TPP, “Trans-Pacific Partnership”) fino a coinvolgere 12 Paesi, rappresentanti il 40% dell’economia globale. La sua potenza economica e il suo impegno in tal senso lo rendono un hub prezioso per i Paesi membri, che attendono di scoprire cosa includerà in termini concreti il suo programma di azione.
Per ora, ciò che è noto è il tema scelto per quest’anno di Presidenza: “We Care, We Prepare, We Prosper”. Secondo il Sultano, esso rappresenta l’impegno collettivo dei Paesi ASEAN nel prendersi cura della sua popolazione e prepararsi per le future sfide, con l’obiettivo di garantire una prosperità sostenibile a tutta la sua comunità. Le priorità del Brunei sembrano essere il proseguimento dei lavori per raggiungere l’ASEAN Community Vision 2025 e il rafforzamento delle istituzioni interne dell’ASEAN; l’attuazione dell’ ASEAN Comprehensive Recovery Framework per riparare ai danni causati dal COVID-19 all’economia; il rafforzamento della resilienza complessiva della regione contro le sfide future sfruttando i meccanismi dell’ASEAN Plus Three e dell’ East Asia Summit; e l’aumento delle possibilità di collaborazione con partner già esistenti, oltre che la creazione di nuove laddove possibile.
Un programma ambizioso ma non esente da sfide. Oltre a quelle che possono apparire ovvie, per il Brunei la chiave sarà rafforzare il comparto tecnologico e digitale, e soprattutto passare ad un tipo di sviluppo economico più sostenibile. Per quest’ultimo, ci sarà bisogno di maggiore impegno nel settore della sicurezza energetica, negli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, e nel supporto alle piccole e medie imprese. A questa agenda, di certo già abbastanza ricca di sfide, si aggiunge la situazione incerta in Myanmar dopo il colpo di stato dello scorso 1° Febbraio. In qualità di Paese di turno alla Presidenza, il Brunei si è già espresso spronando al dialogo, la riconciliazione, e un “ritorno alla normalità” appellandosi ai principi della Carta dell’ASEAN: democrazia, legalità, sana gestione degli affari pubblici, rispetto e protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali dell’individuo.
Il cammino per il turno di Presidenza del Brunei quest’anno sarà particolarmente ricco di ostacoli. Ci auguriamo che, nonostante le sfide, il Paese riesca a convogliare le giuste energie per fronteggiare le difficoltà, e lavorare in armonia con gli altri per una regione del Sud-Est asiatico più prospera, pacifica e inclusiva che mai.
A cura di Valentina Beomonte Zobel
E-commerce, pagamenti digitali e assicurazioni online in ASEAN
Nonostante la contrazione economica registrata nel 2020, molte società di pagamenti digitali ed economia tech sono cresciute in diversi mercati del Sud-Est asiatico. Secondo recenti studi ci sono notevoli possibilità di sviluppo per i provider di pagamenti digitalinei prossimi anni, che potranno contare su un giro d’affari da 1,5 trilioni di dollari nella regione. Le aziende tecnologiche che combinano il commercio con i pagamenti online cercheranno di estendere il loro dominio dalla moneta elettronica all’electronic banking, continuando a cavalcare la transizione digitale accelerata dalla pandemia. I pagamenti con moneta elettronica in ASEAN hanno raggiunto i 26 miliardi di dollari nel 2019, dai 15 miliardi di dollari registrati nel 2018. L’Indonesia ha superato la Thailandia salendo al primo posto e registrando 10 miliardi di dollari di pagamenti digitali. Nonostante, però, le tante opportunità che il settore ha da offrire è necessario ricordare che i livelli di competitività si fanno sempre più intensi e le aziende cercano nuovi segmenti di mercato per espandere i propri business. Il settore assicurativo ne rappresenta senza ombra di dubbio uno dei più ambiti e profittevoli e, secondo un report di JPMorgan, la quota di mercato potrebbe salire dal 3% al 7% generando profitti per centinaia di milioni di dollari nella sola regione ASEAN. Oltre ai piani di assicurazione sulla vita e sulla salute, a bassa copertura e bassi premi, le vendite online sono guidate soprattutto dai cosiddetti prodotti di micro-assicurazione, come quelle sulle auto e sui viaggi. Il rapporto ha osservato, inoltre, l’ingresso di startup innovative come la thailandese Sunday, le cui offerte online sono più economiche, a misura di consumatore e competitive rispetto a molte storiche e solide compagnie assicurative. Gruppi come Grab, Sea e Ant Group rimangono, infine, i grandi attori della regione, offrendo pagamenti elettronici in quasi tutti i Paesi del Sud-Est asiatico.
Rilancio economico e finanziario delle Filippine
L’economia delle Filippine si è contratta del 9,5% lo scorso anno, la peggiore performance registrata tra i Paesi del Sud-Est asiatico e il Presidente Rodrigo Duterte ha annunciato che manterrà ancora le restrizioni sociali fin quando la campagna vaccinale non sarà entrata davvero nel vivo. Tuttavia, nel 2021 il governo ha fissato l’ambizioso obiettivo di crescita tra il 6,5% e il 7,5% sulla spinta di un bilancio nazionale record da 93,7 miliardi di dollari. Le Filippine sono destinate a diventare nel 2021 il mercato più attraente per le offerte pubbliche iniziali (IPO) nell’area ASEAN. Una serie di compagnie filippine, inclusi i nuovi fondi d’investimento immobiliari, dovrebbero quotarsi in borsa quest’anno raccogliendo oltre 4 miliardi di dollari, cifra che secondo i dati Refinitiv supererebbe quella complessiva degli ultimi sette anni. Negli altri Paesi della regione è in vista per quest’anno solo un’IPO da 2 miliardi di dollari a Singapore da parte di una controllata di Thai Beverage, oltre a operazioni minori in Indonesia e in Thailandia. Nelle Filippine la maggiore quotazione dovrebbe essere quella da 1,5 miliardi di dollari di Monde Nissin, compagnia dell’industria alimentare sostenuta dal fondo sovrano di Singapore Gic. Vi è attesa anche per l’IPO della Compagnia nazionale della rete elettrica delle Filippine, che dovrebbe arrivare a soddisfare i requisiti fissati dai regolatori finanziari. C’è inoltre grande fermento per l’aumento degli investimenti da parte della società, sostenuta dalla Cina, Dito Telecommunity che, investendo 5 miliardi di dollari proverà a sfidare il duopolio PLDT e Globe Telecom per il settore delle comunicazioni e dell’informazione filippino. L’obiettivo di queste compagnie è di approfittare dell’abbondante liquidità del mercato locale e di garantirsi investitori prima delle elezioni presidenziali del prossimo anno, che potrebbero creare volatilità di mercato. Per le imprese filippine, infine, sarà fondamentale implementare la propria presenza online e i servizi digitali che saranno davvero la chiave vincente non solo per superare la pandemia ma per strutturarsi e restare competitivi nel futuro.
Politica
Proteste non violente in Myanmar
La protesta contro il golpe è animata da migliaia di manifestanti pacifici che cantano, ballano e usano metodi creativi di ribellione: come le auto piazzate nel mezzo delle strade per fermare i blindati.
Politica
La leadership del Partito Comunista vietnamita
Il Paese continua a registrare segnali positivi sia per la crescita economica che per la gestione della crisi pandemica e l’ultimo congresso del Partito è stata un’occasione importante per gettare le basi per il futuro.
Geopolitica
La nuova legge sulla Guardia Costiera cinese
Sia gli Stati Uniti che alcuni governi del Sud-Est asiatico esprimono preoccupazioni sulla nuova normativa cinese che potrebbe, secondo loro, intensificare le controversie marittime e essere invocata per far valere asserzioni arbitrarie.
Politica
La protesta unisce l’attivismo del Sud-Est asiatico
Le proteste birmane sono l’ennesima dimostrazione di come internet e i frutti della comunicazione social siano realtà già presenti nell’immaginario dei giovani attivisti e capaci di influenzare le forme della resistenza popolare.
Energia
Rilanciare la sostenibilità in ASEAN
Diversi Stati della regione continuano a puntare sul carbone ma ci sono delle eccezioni virtuose. I governi ASEAN devono quindi necessariamente comprendere l’importanza della transizione sostenibile e anche dei vantaggi economici e sociali che ne deriverebbero.
Business
Investire in Asia
Il continente asiatico continua ad affascinare gli investitori internazionali e queste tendenze sono destinate a crescere nei prossimi anni con la consapevolezza di doversi confrontare però, con molte tematiche che vanno dalla tutela ambientale alla stabilità politica.
Politica
Economia e gestione della pandemia
Il Centro Studi ASEAN, un’unità di ricerca delI’ISEAS-Yusof Ishak Institute di Singapore, ha condotto dei sondaggi volti a comprendere come opinionisti, politici e intellettuali della regione giudichino le attività dei governi negli ultimi mesi.
Business
Il Vietnam modifica l’ACIA
Il governo vietnamita ha incaricato il ministero della pianificazione e degli investimenti di procedere alla stesura e alla successiva approvazione del quarto protocollo di modifica del l’ASEAN Comprehensive Investment Agreement (ACIA).
Sicurezza
Giacarta contro la pirateria online
L’Indonesia è uno dei pochi Paesi al mondo che ha combattuto con successo la pirateria web. In modo coordinato gruppi industriali e governo sono riusciti a tagliare del 73% siti web non adeguati nell’ultimo anno e mezzo.
Difesa
Settore sicurezza indonesiano
Dopo una serie di viaggi in tutto il mondo il Ministro della Difesa indonesiano Prabowo Subianto sembra aver optato per l’acquisto di caccia francesi e americani per rafforzare le difese aeree nazionali.
Economia
DBS, dispute legali in India
Il grande gruppo bancario singaporiano dovrà affrontare diverse controversie legali in India, derivanti dall’acquisizione di una banca locale in serie difficoltà perfezionata lo scorso 27 novembre.
Politica
Le Nazioni Unite contro i golpisti birmani
Il Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha duramente condannato le repressioni della giunta militare birmana nei confronti dei manifestanti, parlando di repressione brutale e invitando a ristabilire la democrazia nel Paese.
Rassegna stampa europea
Perché l’Europa è interessata all’Indo-Pacifico
Il futuro dell’Europa si gioca soprattutto al di là dei suoi confini. L’anno della pandemia ha reso sempre più urgenti riforme e decisioni che orienteranno l’Unione Europea verso Est. Per capire il perché basta guardare alcune statistiche: il 35% dell’export e il 45% dell’import europeo in Asia passano attraverso l’Indo-Pacifico e quattro dei dieci maggiori trading partner dell’UE si trovano nella regione. L’intera area ha, inoltre, vantato le migliori risposte alla pandemia, consentendo ai Paesi dell’Asia Orientale di aspettarsi una crescita del 7,4% del PIL nel 2021, contro il 3,3% previsto per l’UE. La centralità della regione è stata notata dell’Unione, che negli ultimi anni ha costruito una rete di relazioni bilaterali e accordi di libero scambio con singoli attori dell’Indo-Pacifico, spesso nel tentativo di bilanciare la crescita Cinese nella regione. Il principale ostacolo che si frappone all’implementazione di un’attività ancora più intensa ha a che fare con le diverse velocità con cui si muovono gli Stati dell’UE. Per adesso, solo Francia, Germania e Paesi Bassi hanno definito una propria strategia per la regione, mentre altri membri si sono mostrati più cauti, preferendo un approccio neutro. Il modo più efficace per definire il proprio ruolo nella regione è l’aumento dei livelli di connettività. Sulla scia della Nuova Via della Seta, l’UE, nel 2018, ha prodotto un importante documento, “Connecting Europe and Asia – Building Blocks for an EU Strategy”. A gennaio 2021, poi, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione sulla connettività e le relazioni UE-Asia, sottolineando il potenziale economico inespresso tra le due parti e auspicando una maggiore cooperazione in futuro. Un nuovo passo è atteso nei prossimi mesi, quando UE e India si troveranno per discutere un nuovo accordo di libero scambio e lavoreranno su una Connectivity partnership. Grande assente nel dibattito comunitario sulla strategia indopacifica è l’Italia, che fatica a pronunciarsi in merito alla questione.
Linkiesta: https://www.linkiesta.it/2021/02/indo-pacifico-cina-ue-mercato/
Esteri
L’UE condanna il colpo di stato in Myanmar
Il Consiglio Europeo condanna aspramente il golpe dei militari in Myanmar. I Ministri europei chiedono la fine dello stato di emergenza, il ripristino del governo civile legittimo e il rilascio della leader Aung San Suu Kyi.
Consiglio Europeo: https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2021/02/22/myanmar-burma-council-adopts-conclusions/
Commercio
L’EU-ASEAN Business Council discute sul commercio illegale
Lo sviluppo dell’e-commerce, dovuto alla pandemia, ha alimentato gli scambi illeciti di sigarette e medicinali contraffatti, fauna selvatica, dispositivi di protezione individuale e persino giocattoli per bambini nei mercati del Sud-Est asiatico. L’EU-ASEAN Business Council si è riunito per studiare il problema, invitando alla discussione rappresentanti dell’industria farmaceutica, delle automobili, e del tabacco.
ASEAN Business: https://www.businesstimes.com.sg/asean-business/covid-19-e-commerce-fuel-illicit-trade-in-asean-eu-asean-business-council
Esteri
La ripresa mondiale necessita il rafforzamento delle relazioni UE-ASEAN
La pandemia ha mostrato le fragilità dei singoli Stati e ha evidenziato l’importanza della cooperazione internazionale. È, dunque, ora che Unione Europea e ASEAN superino le loro divergenze, soprattutto in materia di olio di palma, per adottare un nuovo approccio multilaterale.
The Phnom Penh Post: https://www.phnompenhpost.com/opinion/global-recovery-needs-fresh-approach-eu-asean-relations
Covid-19
L’Unione Europea invia aiuti finanziari ai Paesi ASEAN per superare la pandemia
L’UE ha fornito aiuti per circa 800 milioni di euro ai membri dell’ASEAN dall’inizio della pandemia. Il sostegno finanziario è stato impiegato per incrementare la capacità ospedaliera, velocizzare le strutture sanitarie, investire nella ricerca e sostenere la ripresa economica. È in programma anche la distribuzione delle dosi in eccesso di vaccini Covid-19 ai Paesi più bisognosi.
Anadolu Agency: https://www.aa.com.tr/en/economy/eu-envoy-touts-support-for-asean-during-pandemic/2126294
Cambiamento climatico
Cresce la cooperazione interazionale sulle tematiche ambientali
Nonostante la pandemia e la recessione economica, governi e aziende in tutto il mondo si stanno mobilitando per arginare il cambiamento climatico. Singapore si offre come coordinatore del dialogo UE-ASEAN sui temi delle emergenze ambientali e della green economy.
The Business Times: https://www.businesstimes.com.sg/opinion/countries-should-maximise-cooperation-on-climate-action
Covid-19
Manila e Tokyo accusano l’UE di rallentare la campagna vaccinale
Il Presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, e il Ministro giapponese per la supervisione della distribuzione dei vaccini, Taro Kono, accusano l’UE di rallentare le campagne vaccinali negli altri Paesi. La colpa sarebbe del nuovo sistema di controllo per l’esportazione dei vaccini prodotti in territorio comunitario.
I CANALI DI ASSOCIAZIONE ITALIA ASEAN