Il nostro consueto punto sulle nostre uscite di oggi tra news e analisi. La strategia «verde» di Pechino dopo il Cop21; la nostra rassegna quotidiana: in primo piano le riforme strutturali richieste alla Cina dal Fmi. L’intervista a Thant Myint-U, storico birmano sul destino del Myanmar. Infine, il ritorno della siccità in India.
La strategia «verde» di Pechino dopo il Cop21 di Simone Pieranni
Lo scorso 22 aprile a New York c’è stata la firma storica sull’accordo sul clima approvato a Parigi il 12 dicembre da 195 paesi. L’intesa – che prevede tra l’altro di limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei due gradi centigradi – entrerà in vigore 30 giorni dopo l’avvenuta sottoscrizione da parte di 55 paesi che rappresentano il 55 per cento delle emissioni mondiali di gas serra. E sulla ratifica sembrano essere concordi, per ora, anche Cina e Usa.
In Cina e Asia – Fmi a Pechino: «Ci vogliono riforme strutturali» di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– L’Fmi chiede riforme strutturali per risolvere il problema del debito corporate delle società zombie
– House of Cadres: la corruzione dei pezzi grossi arriva in tv
– Sospeso DisneyLife, il servizio online curato da Alibaba e dalla Disney
– Il fake della biografia di Jack Ma in vendita su Taobao
– In Cina continua a prosperare il «business delle tigri»
– A Shanghai spopolano i servizi di consulenza prematrimoniale
– Pechino cerca di rabbonire i veterani
– Thailandia: coppia gay ottiene la custodia della figlia surrogata
Myanmar tra Cina e Occidente. Intervista a Thant Myint-U di Simone Pieranni
Intervista con lo storico birmano Thant Myint-U, uno dei 100 pensatori più influenti del mondo secondo Foreign Policy. «Il paese sta attraversando cambiamenti economici e politici epocali», tra smarcamento dalla dipendenza cinese e progetti per diventare un nuovo miracolo economico alla vietnamita.
Torna l’emergenza siccità in India di Matteo Miavaldi
Dall’inizio del mese l’ondata di caldo della stagione secca indiana, con un po’ di anticipo quest’anno, si è abbattuta sul paese rinnovando l’emergenza ciclica della siccità. Se ne parla ogni anno, è vero, ma dopo due monsoni consecutivi più deboli di quanto sperato, l’estate del 2016 rischia di avere una portata catastrofica per le centinaia di milioni di persone impegnate nel settore agricolo.