A Pechino i Panama Papers non sono stati graditi, soprattutto per il coinvolgimento della leadership del Pcc nella fuga di notizie: così alcuni siti di informazione sono stati bloccati. La nostra consueta rassegna quotidiana con in primo piano le perquisizioni delle sedi italiane di Bank of China. Pechino vorrebbe vietare le biciclette che ostruiscono il traffico di auto. Condannati per corruzione internazionale i vertici di Finmeccanica Orsi e Spagnolini.
Come Pechino ha oscurato i Panama Papers di Simone Pieranni
La Cina non apprezza granché gli scoop giornalistici internazionali, è risaputo, specie quando di mezzo ci sono cittadini della Repubblica Popolare particolarmente in vista o collegati alla leadership. Così, come già con il report del New York Times sulle ricchezze di Wen Jiabao e con i China Leaks, anche i Panama Papers sono stati «oscurati».
In Cina e Asia – Ispettori nelle sedi italiane di Bank of China di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Ispettori nelle sedi italiane di Bank of China
– Portuali di Atene in piazza contro la vendita del Pireo ai cinesi
– La marina di Hong Kong contro il «casinò galleggiante» New Imperial Star
– Ministero degli esteri del Regno Unito: «L’Indipendenza di Hong Kong non è un’opzione»
– Le trentenni single e in carriera contro gli stereotipi della «brava moglie cinese»
– Il Global Times è troppo nazionalista, dice l’ex ambasciatore cinese in Francia
– Pechino ha varato nuove regole a sostegno dei whistle-blowers
– Taiwanesi per la pena di morte
– La Thailandia rafforza controlli dopo la «visita» di quattro terroristi, due ceceni e due uiguri
– Tragedia durante show di fuochi d’artificio in un tempio del Kerala
Dragonomics – Le biciclette (vietate) di Pechino di Gabriele Battaglia
Divieto per le due ruote elettriche nel centro di Pechino. La nuova norma segue un trend nazionale, si imputa alle anarchiche traiettorie di tali veicoli il caos del traffico e gli incidenti stradali. In realtà, la misura sembra rivelare una visione del mondo e un modello di riorganizzazione del territorio urbano.
Finmeccanica e India: Orsi e Spagnolini condannati in appello per corruzione internazionale di Matteo Miavaldi
Giovedì 7 aprile la Corte d’appello di Milano ha ribaltato la sentenza in primo grado di Busto Arsizio, condannando l’ex presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi e l’ex ad di AgustaWestland Bruno Spagnolini per i reati di false fatture e corruzione internazionale relativi al presunto giro di mazzette legato alla fornitura di elicotteri «di lusso» al governo indiano. Una sentenza che da New Delhi osservano di certo con attenzione.