Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

C’è molta Cina nei Panama Papers: proviamo a capire chi sono le persone di interesse coinvolte nel caso. La rassegna delle notizie da Cina e Asia, con in primo piano la risposta di Pechino ai Panama Papers. E poi le ripercussioni delle stesse rivelazioni in India. E infine il consenso nei confronti del presidente Xi Jinping e i rischi di crollo dell’egemonia del Partito comunista cinese.

La Cina nei Panama Papers di Alessandra Colarizi 

C’è molta Cina nei Panama Papers, la maxi inchiesta sui conti segreti offshore pubblicata domenica dall’International consortium of investigative journalists (Icij) e realizzata sulla base di 11,5 milioni di documenti relativi a quarant’anni di attività dello studio legale panamense Mossack Fonseca. Si parla di oltre 200mila società offshore con sede in 21 paradisi fiscali sparsi per il globo. Decine di migliaia di clienti tra vip, politici e sportivi di 200 paesi diversi. Una valanga di dati sensibili che non ha mancato di travolgere la seconda economia mondiale, facendo scattare i gendarmi del web: nella giornata di lunedì l’hashtag «Banama » (Panama in mandarino) è risultato il secondo termine più censurato su Weibo, il Twitter cinese.

In Cina e Asia – Pechino risponde ai Panama Papers di Redazione

I titoli della rassegna di oggi:

– Pechino risponde ai Panama Papers
– Agli Hong Kong film awards vince la pellicola anti-Pechino
– Scrittore cinese vince il premio internazionale per la letteratura dell’infanzia
– 46 poliziotti condannati all’ergastolo in India per l’omicidio di 10 sikh
– Il baba della destra hindu: «Potremmo decapitare chi non dice ‘bharat mata ki jai’»



Gli indiani nei Panama Papers di Matteo Miavaldi 

Decine di testate giornalistiche nel mondo questa mattina sono uscite con l’inchiesta collettiva chiamata «Panama Papers», un’analisi di 11 milioni di documenti riservati della società Mossack Fonseca (di seguito Mf) – panamense, specializzata nella creazione di società offshore – consegnati da una fonte anonima, nel 2015, all’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) e al Suddeutsche Zeitung di Monaco (Germania). In India l’Indian Express ha l’esclusiva sull’inchiesta e, dopo 8 mesi di lavoro, oggi sono usciti i primi nomi di cittadini indiani con società off-shore create attraverso la Mf. Ci sono la leggenda di Bollywood Amitabh Bachchan, sua nuora Aishwarya Rai, il proprietario della prima società di real estate indiana e un altro magnate dell’immobiliare indiano.

Traballa il “mandato” del Nuovo Mao di Beniamino Natale

Ci siamo? Siamo arrivati al punto di rottura che tanti temono e molti aspettano con ansia da decenni? Mah, fare previsioni precise è difficile e si rischia di fare figure barbine. Che il consenso all’interno e all’esterno del Partito per Xi Jinping si sia fortemente ridotto almeno a partire dall’estate scorsa, con la doppia botta della crisi in Borsa e dell’esplosione di Tianjin, mi sembra innegabile.