Il nostro consueto «punto» quotidiano tra notizie e approfondimenti di giornata. Il riavvicinamento tra Mosca e Pechino, due grandi potenze «vicine» e non alleate. La consueta rassegna quotidiana con le affinità e le divergenze tra Xi Jinping e Obama in vista del loro prossimo incontro. Il fenomeno Bric e la crescita indiana. E infine in Giappone per l’entrata in vigore delle nuove leggi sull’esercito approvate lo scorso settembre.
Mosca e Pechino, non solo energia di Simone Pieranni
Russia e Cina tornano a parlarsi. Questa volta all’ordine del giorno c’è la cooperazione energetica. La scorsa settimana il vice premier Zhang Gaoli ha incontrato il Ceo di Gazprom Alexei Miller a Pechino, promettendo di migliorare la cooperazione energetica tra la Cina e la Russia. «La cooperazione energetica è di importanza strategica e di lungo periodo nelle relazioni bilaterali» hanno detto i due. Un sintomo di quella che più volte da parte cinese è stata definita una «vicinanza», più che un’alleanza.
In Cina e Asia – Affinità e divergenze tra il compagno Xi e Obama di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Affinità e divergenze tra il compagno Xi e Obama
– Anbang abbandona la corsa agli hotel Starwood
– Crediti deteriorati, i timori delle banche
– Calcutta, ragioni edili sul crollo «voluto da Dio»
– Zaha Hadid, l’archietetta che piaceva alla Cina
La bugia del fenomeno Bric e la crescita indiana di Matteo Miavaldi
Il Washington Post ha pubblicato un articolo prezioso e dettagliato, un pezzo che dovrebbe essere stampato e appeso in tutte le redazioni del pianeta e rimandato a memoria ogni volta che si cade nella tentazione di parlare di Brics o, più recentemente, dell’India che cresce più della Cina. Una mistificazione della realtà che non rende giustizia a New Delhi e, anzi, rischia di danneggiarla come pubblicità ingannevole.
Entrate in vigore le leggi sull’esercito di Abe di Marco Zappa
Tokyo potrà inviare più agevolmente truppe all’estero. Le nuove leggi per la sicurezza nazionale che rinforzano la cooperazione militare internazionale del Giappone sono entrate ufficialmente in vigore ieri, 29 marzo. I provvedimenti giungono a sei mesi di distanza dalla loro approvazione parlamentare, avvenuta tra le polemiche e le proteste popolari, a settembre 2015.