Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Una perdita radioattiva alla centrale nucleare di Takahama, Giappone centro-occidentale, riporta al centro del dibattito l’idea del governo giapponese di tornare al più presto al nucleare. Pechino triplica la vendita di armamenti: in primo piano nella nostra rassegna di notizie da Cina e Asia. Gli slogan di Kim Jong Un a pochi giorni dall’apertura del Congresso del partito dei lavoratori nordcoreani. I diritti umani in India, alla luce delle violenze nello stato di Chhattisgarh.

Giappone – Perdita nucleare a Takahama di Gabriele Battaglia 

Nella centrale gestita da Kepco è stata rinvenuta una pozza d’acqua contaminata. Il reattore No.4 dovrebbe essere riavviato a giorni dopo il blocco sancito nel 2011, subito dopo Fukushima. Governo Abe e imprenditori spingono per la fine della politica del nucleare zero nell’arcipelago nipponico.

In Cina e Asia – Pechino triplica la vendita di armamenti di Redazione

I titoli della rassegna di oggi:
– La Cina ha quasi triplicato la vendita di armamenti negli ultimi cinque anni
– Pechino alza l’asticella dell’inquinamento: nuovi parametri per una Cina – sulla carta – meno irrespirabile
– Crisi idrica a New Delhi per le proteste dei Jat: emergenza rientrata
– Al via la budget session del parlamento federale indiano: l’opposizione annuncia battaglia per il caso Jnu

Funghi, musica e bomba H. Kim lancia gli slogan prima del Congresso di Andrea Pira 

A maggio il Partito coreano dei lavoratori andrà a congresso per la prima volta in 36 anni. Il regime di Pyongyang ha lanciato centinaia di nuovi slogan di propaganda in attesa dell’appuntamento. Tema chiave: lo sviluppo economico del Paese, ma non mancano riferimenti alla forza nucleare.

Diritti umani negati nell’India che non c’è di Matteo Miavaldi 

Dall’inizio dell’anno, seppur alla spicciolata, arrivano notizie molto preoccupanti provenienti dal Chhattisgarh, stato federato indiano ai confini dello stato di diritto. Teatro di violenze atroci perpetrate contro la popolazione tribale da guerriglieri maoisti e apparati paramilitari, in Chhattsgarh ancora oggi il potere della legge è sostituito da punizioni sommarie, razzìe, minacce e violenze di gruppo contro chi cerca di denunciare la sistematica violazine dei diritti umani degli «adivasi» (i tribali indiani).