Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Il futuro porto made in China per l’export di merci e l’import di petrolio si trova a Gwadar, Pakistan, una zona problematica a livello etnico, sociale e ambientale. La diserzione del fratello di Ling Jihua in Usa in apertura della nostra rassegna quotidiana. Il 2016 di Hong Kong? All’insegna delle tensioni. E infine le reazioni del mondo al razzo nordcoreano e le conseguenze dell’occupazione militare del parco industriale di Kaesong.

Gwadar, Pakistan: dove la Cina incontra il mare di Gabriele Battaglia

Futuro porto made in China per esportare merci e importare petrolio, Gwadar vorrebbe diventare la "nuova Shenzhen", ma si trova invece in una zona dove un’insurrezione a bassa intensità rende la vita difficile e dove non mancano problemi sociali e ambientali. La problematica costruzione della Via della Seta.

In Cina e Asia – Il disertore e i «segreti del golf» agli Usa di Redazione 

I titoli della rassegna asiatica di oggi:
– I «segreti del golf» del presunto disertore Ling, fratello del consigliere di Hu Jintao
– La scomparsa del libraio Lee Bo viola i trattati
– Indennizzi per il complesso industriale intercoreano di Kaesong
– L’Indonesia contro le emoticon Lgbt

Un 2016 di tensioni per Hong Kong di Simone Pieranni 

A Hong Kong gli scontri tra polizia e ambulanti alcune notti fa, con tanto di spari in aria, arresti e botte, hanno messo in evidenza un dato che non può essere sottostimato: i movimenti anti cinesi godono di grande seguito a causa dell’opaca guida politica dell’ex colonia. Le proteste dell’anno scorso hanno lasciato il segno e Pechino non può più fare finta di niente. Sarà un 2016 intenso per Hong Kong.

Corea del Nord vs resto del mondo di Marco Zappa 

Dopo il lancio di un razzo a lunga gittata, lo scorso 7 febbraio, Seul e Giappone scelgono la linea dura. Il regime di Kim reagisce. Mentre gli Stati Uniti cercano l’aiuto di Pechino per convincere il regime di Kim ad abbandonare il programma balistico e nucleare.