Le esportazioni cinesi che ripartono; il gruppo Dalian Wanda che compra la Legendary Entertainment, specializzata in blockbuster d’azione. La storia dei librai scomparsi a Hong Kong; e infine, la sentenza della corte suprema giapponese che ha stabilito la costituzionalità del provvedimento che obbliga le coppie sposate ad avere lo stesso cognome.
NOTIZIE: In Cina e Asia – Ripartono, piano, le esportazioni cinesi di Redazione
A dicembre è tornato il segno più nell’export cinese, anche se la situazione generale rimane la peggiore dal 2010. Continua la stretta sugli attivsti e legali per i diritti umani e del lavoro: otto arresti, tra cui un cittadino svedese. Dopo le polemiche, Lego fa marcia indietro e permette all’artista Ai Weiwei di utilizzare i propri mattoncini per le sue installazioni, dissociandosi preventivamente da qualsiasi contenuto politico. Il Giappone fa la voce grossa e minaccia le navi cinesi nel Mar cinese orientale, mentre la polizia di Mumbai individua 15 zone pericolose dove è vietato farsi selfie. La nostra rassegna del mattino.
ECONOMIA: China goes to Hollywood: le ombre del gruppo Dalian Wanda di Matteo Miavaldi
Il conglomerato guidato dall’uomo più ricco della Repubblica popolare, Wang Jianlin, si è comprato la Legendary Entertainment, casa di produzione statunitense specializzata in film d’azione e supereroi. Dalian Wanda, ora con un piede dentro Hollywood, deve ancora rispondere delle accuse di affari poco limipidi tra mr. Wang e i potenti del Partito di Pechino mosse dal New York Times.
STORIE: La scomparsa dei librai di Hong Kong. Una storia. di Simone Pieranni
Uno dei librai spariti ad Hong Kong avrebbe mandato un messaggio alla moglie, dicendosi tranquillo in Cina e «perplesso» per le proteste scaturite a Hong Kong a causa della scomparsa sua e di altre quattro persone, tutte legate a una libreria e a una casa editrice che produce libri «proibiti» a Pechino. Questa è la loro storia, per ora.
ASIA FILES: Giappone, l’obbligo dello stesso cognome per gli sposati è «costituzionale» di Marco Zappa
Il 16 dicembre scorso, la Corte suprema giapponese ha confermato la costituzionalità di un articolo del codice civile che impone alle coppie sposate di assumere lo stesso cognome. Una legge che risale alla fine del 1800 e che per molte donne ignora i loro diritti. A partire dalla scelta del proprio nome.
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