Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Il successo di Star Wars in Cina: un mese dopo l’uscita mondiale, raccoglie 53 milioni di dollari nel primo weekend di programmazione. I rapporti tra Cina e Corea del Nord all’indomani del test nucleare del 6 gennaio scorso. L’Italia e il progetto cinese di "Nuova Via della Seta". Il 2015 (e il 2016) del Giappone. 

NOTIZIE: In Cina e Asia – Star Wars sfonda anche oltre la Muraglia di Redazione

L’ultimo episodio della saga di Lucas totalizza 53 milioni di dollari nel primo weekend di proiezione in Cina. Ad Hong Kong proteste pubbliche per la «scomparsa» di cinque librai invisi a Pechino, mentre in Cina continentale le borse continuano a faticare. Sale la tensione nelle Coree, con un B-52 americano in volo lungo il confine. La birra Peroni potrebbe essere presto acquistata dal colosso giapponese Asahi. La nostra rassegna del mattino.

NOTIZIELa Cina sta per scaricare Kim Jong Un? di Simone Pieranni
 

La Cina deve appoggiare sanzioni più severe nei confronti della Corea del Nord, ha detto oggi il segretario di Stato John Kerry. Kerry non ha specificato il tipo di sanzioni sulle quali si chiede l’appoggio della Cina, ma alcune fonti dell’amministrazione Obama hanno riferito di diverse misure allo studio tra gli Usa e gli altri membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. È giunto il momento in cui la Cina potrebbe cambiare il suo atteggiamento nei riguardi di Pyongyang?

ECONOMIA: Poca Italia sulla Via della Seta di Gabriele Battaglia

Tra vie di comunicazione, reti informatiche, terra e mare, dovrebbe diventare il grande progetto che la Cina propone al mondo, ma non si sa ancora bene quale sia la sua ratio economica. Tuttavia Pechino ci investe, eccome, e tutti sperano di guadagnarci. Ma l’Italia rischia di perdere l’ennesima ghiotta occasione. Ecco perché.

ASIA FILES: Economia, difesa e nucleare: il Giappone verso il 2016 di Marco Zappa

Tra la fine di fatto del pacifismo integralista sancito dalla costituzione postbellica e gli scandali industriali come quello di Toshiba dello scorso luglio, nel 2015 si è sentito sicuramente parlare di più di Giappone. E di certo non per qualche disastro naturale o, peggio, nucleare. 

[Foto credit: chinadaily.com.cn]