Il nostro consueto punto serale sulle nostre uscite. La recensione dal festival Asiatica 2016: Under Heaven; l’India vuole isolare il Pakistan a livello internazionale; le disparità di reddito in Cina. E infine, l’attacco di un gruppo di terroristi a una base militare in Kashmir.
Asiatica 2016 – Under Heaven di Gabriele Battaglia
Kerim e Aman, il cattivo e il buono, in un rifacimento contemporaneo della vicenda biblica di Caino e Abele. Questa volta, l’eterna parabola di morte e sensi di colpa viene dal Kirghizistan ed è opera di Dalmira Tilepbergenova, regista e intellettuale a tutto tondo.
La potete vedere oggi pomeriggio alle 15 ad Asiatica Film Festival, Roma.
In Cina e Asia – India vuole isolare il Pakistan a livello internazionale di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– India vuole isolare il Pakistan a livello internazionale
– Turismo nazionalista nelle isole contese del Mar cinese meridionale
– Le nubi di fumo degli incendi in Indonesia hanno ucciso 100mila persone, dice uno studio
– «Datemi altri sei mesi per la lotta al narcotraffico» chiede il presidente filippino Duterte
– Tempio giapponese affigge divieto di giocare a Pokémon Go
Formiche nell’era della prosperità di Alessandra Colarizi
Una madre disperata si toglie la vita dopo aver ucciso i suoi quattro figli. A quasi un mese dai fatti, la triste storia, andata in scena in un remoto villaggio della provincia del Gansu, continua a rappresentare argomento di dibattito sull’internet cinese. La ragione è semplice: nonostante le motivazioni del gesto siano ancora fumose, l’episodio fornisce numerosi spunti di analisi sulla Cina di oggi. C’è la disparità economica tra aree urbane e rurali, i funzionari corrotti e il grande piano di ingegneria sociale con cui Pechino spera di urbanizzare il 70 per cento della popolazione entro il 2030.
Terroristi attaccano base militare indiana in Kashmir di Matteo Miavaldi
Si tratta di uno dei più gravi attacchi subìti dall’esercito indiano di stanza in Kashmir. Domenica 18 settembre, per la seconda volta in meno di un anno, un gruppo di uomini armati è riuscito a infiltrarsi all’interno di una base militare – dopo Pathankot, nel mese di gennaio, è stata la volta di Uri – sferrando un attacco a sorpresa neutralizzato dopo tre ore di scontro a fuoco. I media e i politici indiani hanno immediatamente accusato le autorità pakistane, ma da Islamabad negano e rincarano evidenziando le atrocità commesse dall’esercito di New Delhi contro i civili kashmiri.