Il nostro punto di oggi, tra temi e news da Cina e Asia. Sinologie: la corruzione nella Cina contemporanea; le nostre news con in primo piano l’arresto di cinque giornalisti a Wukan; L’audioreportage sulle fabbriche in Cina. Infine, a Dhaka «fiumi di sangue» per i sacrifici di Eid al-Adha. Buona lettura e buona serata.
Sinologie – La corruzione nella Cina contemporanea: tendenze generali e analisi politica di Filomena Pia Tartaglia
Come in tutti i Paesi che attraversano un periodo di transizione e di trasformazione, anche in Cina la corruzione è un problema particolarmente grave, che minaccia la stabilità sociale e governativa.
Analizzando le statistiche di percezione della corruzione, risulta evidente come i Paesi più esposti a questo grave problema siano per lo più quelli in via di sviluppo; tuttavia non mancano casi di Paesi più sviluppati –come può essere la stessa Italia o una grande potenza come gli Stati Uniti– in cui questo fenomeno è percepito dalla popolazione come molto presente in tutti i livelli della società.
In Cina e Asia – Arrestati cinque giornalisti a Wukan di Redazione
I titoli di oggi della nostra rassegna:
– Arrestati cinque giornalisti a Wukan
– Pronti al lancio del modulo Tiangong 2 nello spazio
– Obama annuncia la fine delle sanzioni contro il Myanmar
– Vertice sulla sicurezza dei Brics
– Giappone, Renho Murata eletta presidente del primo partito d’opposizione
Audioreportage: Fabbriche in Cina di Gabriele Battaglia
La «fabbrica della fabbrica del mondo» è il delta del Fiume delle Perle, in Guangdong. Dopo il boom manifatturiero voluto e creato da Deng Xiaoping, oggi il distretto è in crisi, complice la riduzione dell’export in Occidente. Siamo stati a Dongguan per vedere come i piccoli imprenditori tirano avanti.
Il podcast di China Files.
A Dhaka «fiumi di sangue» per i sacrifici di Eid al-Adha di Matteo Miavaldi
Dalla capitale del Bangladesh arrivano foto incredibili, tanto che nelle prime ore di martedì 13 settembre in molti ipotizzavano ritocchi perfetti con Photoshop. In coincidenza con Edi al-Adha, tra le feste più importanti per i fedeli musulmani, le strade di Dhaka sono state sommerse da «fiumi di sangue» a causa delle forti piogge monsoniche (siamo agli strascichi di stagione delle piogge, in Bangladesh) che, come assolutamente normale nella città, hanno allagato tutto. Solo che questa volta oltre a polvere, terra, fango e immondizia, l’inondazione portava con sé il sangue e i resti di migliaia di animali sacrificati.