Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Dopo che i soldi che pensavano investiti e al sicuro si sono volatilizzati, alcuni piccoli investitori sono scesi sul sentiero di guerra: la storia dei "traditi di Fanya". Wanda sfida Disney nel mercato dei parchi tematici: in primo piano nella nostra rassegna quotidiana da Cina e Asia. Obama a Hiroshima e la promessa di un futuro senza atomica. Infine, il ritorno di Salvatore Girone in Italia. Il punto quotidiano di China Files.

Dragonomics – I traditi di Fanya di Gabriele Battaglia

Avevano investito i propri risparmi con una società di gestione patrimoniale che garantiva ritorni sicuri e abbondanti. Dopo che i soldi si sono volatilizzati, sono scesi sul sentiero di guerra e, dato che nessuno li ascoltava, sono sbarcati in massa su Twitter, per una protesta che supera i confini della Cina.

In Cina e Asia – Wanda sfida Disney nel mercato dei parchi tematici di Redazione

I titoli della rassegna di oggi:

– Wanda sfida Disney
– Hacker nordcoreani dietro l’assalto alle banche?
– Giornalista giapponese nelle mani di al-Nusra chiede aiuto sul web
– I nomadi tibetani e il fungo della discordia
– Ecco come i cinesi alimentano il business delle lauree negli Usa
– In Cina è polemica sui «parcheggi rosa»
– Hong Kong si divide sula commemorazione di piazza Tian’anmen

Obama a Hiroshima, mai più atomica di Simone Pieranni

Barack Obama segna un’altra storica data nella sua carriera alla Casa bianca, distinguendosi come il primo presidente americano a recarsi in visita a Hiroshima, in Giappone, 71 anni dopo quel 6 agosto 1945, «quando la bomba è caduta».

Il ritorno del «nostro ragazzo» di Matteo Miavaldi

Salvatore Girone, dopo 4 anni e 99 giorni di soggiorno forzato in India, è rientrato in Italia nella serata di sabato 28 maggio. Evento caratterizzato dal low profile deciso dal governo Renzi, che per evitare polemiche ha preferito non accogliere di persona il marò all’aeroporto di Ciampino. E l’ipotesi di una sfilata dei «nostri ragazzi» alla parata del 2 giugno sfuma definitivamente in favore del buon senso.