Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

I nostri articoli di oggi, tra news e approfondimenti, da Cina e Asia. Gli Usa tolgono l’embargo sulle armi al Vietnam e la Cina rimane ad osservare attentamente i possibili sviluppi futuri. Gli imprenditori cinesi sono ormai al centro del business sportivo mondiale – in primo piano nella nostra rassegna quotidiana da Cina e Asia. Un reportage da Auroville, città a metà tra il luna park e la new age in Tamil Nadu, India. E infine, un punto sull’ipotesi del riarmo nucleare del Giappone.

Via l’embargo di armi Usa al Vietnam, la reazione cinese di Simone Pieranni

La Cina si dice tranquilla di fronte alla decisione di Obama di porre fine all’embargo statunitense sulla vendita di armi al Vietnam. Obama, giunto lunedì ad Hanoi – terzo presidente americano dopo Bill Clinton e George W. Bush a recarsi in Vietnam dalla fine della guerra nel 1975 – sancisce dunque un’altra «normalizzazione» dopo Iran e Cuba. Pechino – intanto – osserva.

In Cina e Asia – I cinesi padroni del business sportivo mondiale di Redazione

I titoli della rassegna di oggi:

– I cinesi padroni del business sportivo mondiale
– Pechino stringe la morsa sullo yuan
– La Cina interna punta sull’industria dei big data
– I Taobao village e l’innovazione sociale
– Università cinese introduce corsi per perdere peso
– Reduci americani tornano in Vietnam
– Myanmar: 23enne condannato a 6 mesi per aver diffamato Thein Sein su Facebook

Auroville, un laboratorio sperimentale per l’Unità Umana di Matteo Miavaldi 

Nascosta tra le foreste indiane del Tamil Nadu sorge Auroville, la città dell’Aurora: un po’ luna park new age, un po’ esperimento (riuscito) per l’Unità Umana. Dal 1968, su 500 ettari un tempo aridi e ora a pieno titolo parte della foresta tropicale dell’India meridionale, una comunità di 2500 persone sperimenta pratiche di convivenza inedite, in attesa di raggiungere una «massa critica» che possa contagiare il resto del mondo fuori da Auroville. Cioè noi.

Giappone: una potenza nucleare «dormiente» di Marco Zappa 

Mentre sale l’attesa per il discorso sul nucleare di Obama a Hiroshima questa settimana, l’ex premier giapponese Koizumi vola in California per rilanciare il suo impegno no nuke. Ma la sua voce sembra poco ascoltata in patria. Di più, le tensioni in Asia, dicono alcuni analisti, potrebbero risvegliare il potenziale nucleare del Giappone.