Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Sessanta milioni di sterline: questo il prezzo pagato da Tony Xia Jiantong, il magnate cinese che ha comprato il club calcistico britannico. La consueta rassegna delle notizie da Cina e Asia con in primo piano le non scuse di Obama a Hiroshima per la bomba atomica del 1945. Poi un ritratto degli hipster cinesi. E infine un viaggio tra i Mad Men di Pyongyang.

L’Aston Villa è diventato cinese di Simone Pieranni

Sessanta milioni di sterline per comprare l’Aston Villa. Tony Xia Jiantong è il cinese che ha comprato il 100 per cento della società di calcio inglese. Poche parole e annunci, subito i fatti. E il South China Morning Post racconta la sua storia, in attesa dello scontro cinese in Premier tra Aston Villa e Manchester City, entrambi team, da oggi, con soci cinesi.

In Cina e Asia – Obama non chiederà scusa per Hiroshima di Redazione

I titoli della rassegna di oggi:

– Obama non chiederà scusa per Hiroshima
– Gli Stati Uniti sollevano l’embargo di armi col Vietnam
– È fuga di accademici dalla Cina
– Dopo il Pm 2,5, ora a Pechino è allarme ozono nell’aria
– India e Iran firmano accordo «storico» per lo sviluppo del porto di Chabahar

Hipster con caratteristiche cinesi di Alessandra Colarizi

Si chiamano wenyi qingnian (abbreviato in wenqing), amano l’arte, la letteratura esistenzialista, il cinema indipendente. Vogliono una vita benestante, ma anche appagante spiritualmente. Sono gli hipster cinesi, o meglio ciò che a loro più si avvicina oltre la Muraglia. Ma con le immancabili caratteristiche locali che rendono ogni prodotto elaborato dalla magmatica società cinese originale anche quando di derivazione occidentale.

Mad Men fa capolino per le strade di Pyongyang di Andrea Pira

A Pyongyang sarebbe in corso una transizione verso una società dei consumi contenuta e controllata dalle linee del partito dei lavoratori di Kim Jong Un. Un indizio è il graduale aumento delle pubblicità negli spazi pubblici.