Xi Jinping smentisce: non c’è nessuna lotta di potere alla House of Cards in Cina. Le nostre notizie da Cina e Asia: in primo piano il Congresso del Partito dei lavoratori in Corea del Nord. E poi un approfondimento sul congresso nordcoreano: un’intervista ad Antonio Fiori, docente di Relazioni internazionali dell’Asia all’Università di Bologna e un’analisi sul congresso, il primo dopo quasi quarant’anni.
Xi Jinping: «Nessuna lotta di potere in stile House of Cards» di Simone Pieranni
Martedì il Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito comunista cinese, ha pubblicato un discorso del presidente Xi Jinping nel quale vengono messe in guardia «le trame e le cricche» all’interno del Partito. Un attacco duro da parte del leader nei confronti dei funzionari che perseguono gli interessi personali e minano l’autorità del Partito. Secondo gli esperti si tratta di un messaggio per placare eventuali scontri interni.
In Cina e in Asia – La Corea del Nord a congresso di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Nordcoreani a congresso
– Poliziotti antisommossa contro gli insegnanti
– La missione di Yao Ming
– Di Jinping coccola i colossi Usa.
– Foreste Made in India
Capire la Corea del Nord. Intervista al professor Antonio Fiori di Simone Pieranni
Sul Congresso del Partito, sulla leadership di Kim Jong-un e in particolare sulle attuali caratteristiche del regime nordcoreano e la sua «postura» all’interno delle relazioni internazionali, abbiamo intervistato Antonio Fiori, uno dei massimi esperti della Repubblica Democratica di Corea, professore all’Università di Bologna dove insegna International Relation of East Asia. Antonio Fiori ha di recente pubblicato Il nido del falco, mondo e potere in Corea del Nord (Le Monnier, 16 euro).
Un congresso per puntellare il potere interno di Kim Jong-un di Simone Pieranni
La Corea del Nord è il paese sul quale si cimenta con maggior successo «la narrazione degli eccessi» del mainstream, un marchio quasi scontato quando si parla d’Asia e in particolare di Pyongyang. Insieme a notizie quasi mai verificate, si accendono poi i riflettori mediatici su un paese di cui si sa poco e del quale, quando ci si riesce a entrare, si ripetono più o meno gli stessi articoli di sempre.