L’onda lunga dello shibada

In by Simone

Ieri il governo di Pechino ha annunciato i primi avvicendamenti al vertice del dopo il Congresso. I nuovi nomi, le cariche e tutte le informazioni sul China Daily, quotidiano in lingua inglese vicino al Partito comunista e sul South China Morning Post, quotidiano di Hong Kong.
Meng Jianzhu, attualmente ministro della Pubblica sicurezza, e Zhao Leji, attualmente segretario del Partito comunista dello Shaanxi, sono stati promossi a incarico di primo livello a quattro giorni dalla nomina del nuovo Comitato centrale del Pcc e del nuovo Politburo, il vero centro di potere della Repubblica popolare.

Meng è stato nominato capo del Comitato degli affari politici e legislativi, l’organo di controllo del Partito sul sistema giudiziario e sulla polizia della Cina continentale. Va a sostituire l’ex numero nove dell’establishment cinese, lo "zar" della pubblica sicurezza Zhou Yongkang, sotto cui l’influenza del Comitato era cresciuta notevolmente. Zhou nel marzo scorso era tra l’altro stato avvicinato a Bo Xilai, ex segretario del Pcc di Chongqing, ora espulso definitivamente dal Partito, in alcuni rumors che lo volevano protagonista nell’organizzazione di un golpe – mai portato a segno né confermato – a danno del presidente uscente Hu Jintao.

Oggi il il South China Morning Post, quotidiano indipendente di Hong Kong, segnala che la nomina di Meng Jianzhu va vista in chiave di riduzione dell’influenza del comparto sicurezza sull’azione prossimo governo targato Xi Jinping-Li Keqiang. La sostituzione di Zhou Yongkang e una promozione di Meng, dato come possibile membro del nuovo comitato permanente del Politburo fino a pochi giorni prima dell’inizio del XVIII congresso, erano ampiamente attese.

Di maggior effetto invece è la promozione a Pechino dell’appena 55enne Zhao Leji a capo del potente Dipartimento dell’Organizzazione del Partito, finora retto da Li Yuanchao. Il comunicato con cui ieri Xinhua, l’agenzia di stampa ufficiale di Pechino, ha dato ieri la notizia, non specificava il destino di Li, fino all’ultimo minuto dato tra i "magnifici sette" del comitato permanente del Politburo. La sua vicinanza al presidente uscente Hu Jintao ne avrebbe pregiudicato la carriera. Tuttavia, secondo quanto riporta ancora il South China Morning Post, a marzo Li verrà eletto vice-presidente della Repubblica popolare.

La promozione di Zhao a un seggio nell’ufficio politico a 25 membri e a un incarico solitamente riservato a membri "veterani" del Pcc, lascia intendere che l’ex governatore dello Shaanxi sarà in prima linea a guidare il passaggio dalla quinta alla sesta generazione di leader della Repubblica popolare.
A poco più di cinque giorni dalla fine dello Shibada, e già si parla dei protagonisti del prossimo congresso, il XIX, che si terrà nel 2017. Non solo Zhao, ma anche Hu Chunhua, attuale segretario del Pcc in Mongolia interna è tra i personaggi più in vista della generazione di politici destinata a prendere il posto di Xi Jinping e dei suoi nel 2022.

Come Zhao eletto nel Politburo a 25, il "piccolo Hu", chiamato così per essere un protetto del presidente uscente Hu Jintao e come lui aver prestato servizio in Tibet, è stato il primo alto ufficiale del Pcc a giurare fedeltà al nuovo segretario generale del Pcc Xi Jinping. "Dobbiamo mettere in pratica il cammino indicato dalla direzione centrale del Partito senza incertezze, ed essere determinati a proteggerne l’autorità", ha dichiarato il piccolo Hu ieri durante una conferenza stampa a Hohhot, in Mongolia interna. Hu ha poi aggiunto che la nomina di Xi Jinping a segretario generale del Pcc e capo della commissione militare centrale è una "garanzia forte" di successo nel cammino della Cina verso la moderata prosperità. Una mossa politica che lo avvicina sempre di più a un incarico di prestigio a capo del Pcc in Guangdong, l’"hub economico" cinese e a un posto nel comitato permanente del Politburo tra cinque anni.

[Scritto per Lettera43]

*Marco Zappa nasce a Torino nel 1988. Fa il liceo sopra un mercato rionale, si laurea, attraversa la Pianura padana e approda a Venezia, con la scusa della specialistica. Qui scopre le polpette di Renato e che la risposta ad ogni quesito sta "de là". Va e viene dal Giappone, ritorna in Italia e si ri-laurea. Fa infine rotta verso Pechino dove viene accolto da China Files. In futuro, vorrebbe lanciarsi nel giornalismo grafico.