Da ormai alcune settimane lo scontro sui dazi tra Cina e Stati Uniti ha rivelato la sua vera natura, ovvero una battaglia per la leadership mondiale nell’hi-tech. Significa che le due potenze stanno contendendosi il futuro e la possibilità di utilizzare tecnologie sempre più avanzate per influenzare sempre di più le nostre vite.
Si tratta di un tema che sicuramente sarà al centro delle azioni dei due paesiper molto tempo: 5G, Intelligenza artificiale, internet delle cose.
Significano punti del Pil e posti di lavoro, ma più di tutto significano la possibilità di controllare il futuro che verrà.
Qui di seguito alcune degli articoli apparsi sul manifesto a proposito di questo scontro epocale.
Chinese Burner e hi-tech: la Cina vista dalla Cina
Cina . L’ultimo numero di Logic magazine è dedicato alla Cina e prova a uscire dagli stereotipi della narrazione americana, colma di pregiudizi, e rappresentare l’odierna società tecnologica cinese
Riconoscimento facciale e “internet of things”: cosa ci racconta della Cina l’ascesa di Megvii
Cina. Il suo prodotto Face++ è utilizzato dal ministero di pubblica sicurezza cinese, secondo il quale il software Megvii avrebbe aiutato a catturare almeno 5mila criminali ricercati dal 2016
Xi Jinping: «Pronti a condividere la tecnologia 5G con i nostri partner»
In Cina è iniziata ufficialmente l’era del 5G. Anche a causa dei problemi riscontrati di recente da Huawei, via Washington, Pechino ha accelerato le procedure e da un paio di giorni il ministero dell’Industria e dell’Informazione tecnologica cinese (Miit) ha concesso le licenze commerciali agli operatori per le nuove connessioni ultraveloci (previste in un primo tempo nella seconda parte dell’anno). China Mobile, China Telecom, China Unicom sono le aziende che potranno cominciare a commercializzare il 5G
Patria e stabilità: i discorsi di Xi Jinping mentre infuriava lo scontro tra Cina e Usa
Cina. Il presidente cinese Xi Jinping, nonostante sia considerato da analisti e giornalisti il responsabile del dietrofront cinese nelle negoziazioni con gli Stati Uniti, durante il surriscaldamento delle relazioni tra Usa e Cina e le sue derive tecnologiche tra Google e Huawei, ha tenuto alcuni discorsi all’interno dei quali possiamo tentare di leggere quale sia l’approccio della leadership a questo particolare momento storico
170 aziende Usa contro Trump per i dazi anti Cina
Dazi tuoi. Dall’Adidas alla Nike fino alla Puma, ben 170 aziende calzaturiere americane hanno messo in guardia dalle conseguenze potenzialmente disastrose degli aumenti tariffari proposti contro le merci cinesi
La tech-war Usa-Cina e la videosorveglianza
Tech War. Dopo la Huawei Trump sembra intenzionato a colpire tutto il comparto cinese della videosorveglianza. Mentre Pechino si prepara a controbattere con una black list di aziende americane
Cina, in arrivo la black list contro le aziende Usa
Cina/Usa. Pechino sta preparando un elenco di aziende americane che saranno colpite come è capitato negli Usa alla cinese Huawei
Huawei, per 90 giorni allentate le restrizioni
Cina-Usa. «Abbiamo sacrificato noi stessi e le nostre famiglie per il nostro ideale, per stare in cima al mondo. Per raggiungere questo ideale, prima o poi ci sarà conflitto con gli Stati uniti». Parola di Ren Zhengfei, il fondatore di Huawei
Trump ordina, Google esegue: via le licenze a Huawei
Dazi tuoi. Ordine esecutivo del presidente contro l’azienda cinese: vietato acquistare tecnologia Usa e vendere le proprie infrastrutture nel paese. I giganti del web obbediscono: anche Intel, Qualcomm, Broadcom e Xilinx hanno smesso di fornire chip
Il caso Huawei: Trump provoca ma la «Cina 4.0» è già una realtà
Trump finge di non vedere il quadro generale: è la nuova via della seta che trasporterà per il mondo questa nuova postura internazionale della Cina; più velocità negli scambi commerciali e una ovvia «presenza» geopolitica cinese che ormai dal centro Asia, punta al nord Europa, all’Africa e di recente anche all’America Latina
—-> qui invece tutti gli articoli scritti su Cina, Intelligenza artificiale (e fantascienza)
[Pubblicato su il manifesto]Fondatore di China Files, dopo una decade passata in Cina ora lavora a Il Manifesto. Ha pubblicato “Il nuovo sogno cinese” (manifestolibri, 2013), “Cina globale” (manifestolibri 2017) e Red Mirror: Il nostro futuro si scrive in Cina (Laterza, 2020). Con Giada Messetti è co-autore di Risciò, un podcast sulla Cina contemporanea. Vive a Roma.